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·6 settembre 2024
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Si riparte dalla Francia, per giunta a Parigi, e non è propriamente il più facile dei ritorni in campo, ma tant’è e forse trattasi di uno shock necessario per una squadra uscita a pezzi dall’Europeo di Germania, riporta Sportmediaset.
L’Italia e Spalletti sfidano Mbappé in Nations League e proveranno a lasciarsi alle spalle un recente passato che tutti vogliono dimenticare ma dal quale, parole del ct, è necessario trarre un insegnamento. Gli uomini, rispetto a qualche mese fa, non cambiano, al netto dell’assenza dell’infortunato Scamacca e del ritorno dalla squalifica di Sandro Tonali.
Quel che deve essere necessariamente diverso è dunque la testa, l’atteggiamento, la spinta emotiva. Non ci tuffiamo dentro una competizione importante – non un Mondiale o un Europeo -, ma siamo comunque in un contesto competitivo e significativo, primo passaggio di un anno che ci impegnerà in una qualificazione mondiale che questa volta non possiamo davvero fallire.
Non è il caso di reclamare serietà, perché non mancherà certamente, come è superfluo augurarsi impegno. Ci vorrà semmai attitudine, attenzione, una mentalità che torni coraggiosa ma saggia, sorretta su un centrocampo dove mancherà Barella, ma che si appoggerà su uomini di gamba, da Frattesi a Tonali, da Ricci ai due esterni Bellanova e Dimarco.
Dall’altra parte del muro la qualità è più alta, con Kolo Muani, Fofana, Kanté e Barcola, e anche di questo è necessario prendere atto, ma dove non arriva la tecnica servirà arrivare con il cuore. Perché anche la partita con i tifosi azzurri è aperta e andrebbe vinta.
La vigilia di Spalletti è stata serena, il ct ha però aggiunto una fiducia forse perfino eccessiva, ha parlato di qualità e talento che lui vede nel nostro gruppo e, come detto, di una lezione presa e assorbita che deve ora diventare insegnamento.
Di Mbappé dovranno occuparsi Bastoni e Calafiori insieme a Di Lorenzo. Il resto, dietro, è nelle mani di Donnarumma, che la Francia conosce bene per ovvii motivi e che sull’altra sponda troverà Maignan, suo successore al Milan. Davanti ci affidiamo a Retegui con Raspadori a girargli attorno. E’ un test per capire se e come possiamo ripartire. Farlo bene potrebbe darci la spinta giusta per un futuro migliore.
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