Calcio In Pillole
·29 marzo 2021
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Osservando qualche mese fa l’Italia di Mancini, la sensazione era di avere donati a sé una squadra che andava a 1000 all’ora, sempre pronta a verticalizzare, ad alzare la linea del pressing e ad affondare il colpo. Una squadra che aveva nel ritmo e nella volontà di giocare la propria essenza, ma che calava poi drasticamente quando si trattava di mantenere il risultato.
Quello che si nota nelle prime due uscite dell’Italia di Mancini in queste qualificazioni verso i Mondiali del 2022 (che si terranno in Qatar) è proprio la maturità raggiunta dalla squadra. Nonostante i calciatori giovani presenti in rosa siano molteplici, con l’Irlanda del Nord e con la Bulgaria abbiamo potuto ammirare un’Italia compatta e soprattutto molto organizzata quando si trattava di avere il pieno controllo dell’andamento della partita.
Piena gestione del copione tattico degli avversari, che in questo caso consisteva nel chiudersi e ripartire. Con pazienza ed organizzazione l’Italia l’ha sbloccata, anche grazie ad un episodio. In seguito non ci sono stati grossissimi problemi: tanto possesso palla, ritmi addormentati e qualche occasione per chiudere il match. Un’Italia multitasking grazie ai diversi calciatori di qualità a disposizione di Roberto Mancini: dalla partita offensiva e a tratti spregiudicata offerta con l’Irlanda del Nord a quella più cauta giocata invece con la Bulgaria.
Dalla coppia Berardi-Pellegrini a quella Barella-Chiesa, passando però per i soliti punti fermi come Bonucci, Verratti e Insigne. L’Italia sta crescendo, sta sviluppando i propri punti di forza e sta creando anche delle alternative concrete, verso i Mondiali 2022 ma soprattutto verso Euro 2021, appuntamento che la squadra di Roberto Mancini non vuole assolutamente fallire. Mercoledì ci sarà la sfida con la Lituania, poi tanto tempo per riflettere attentamente sulle convocazioni: molti però sembrano essere pronti per il grande appuntamento.