🏆 Italia, appuntamento con la storia: la Serie A sogna tre club in finale | OneFootball

La serata di oggi sarà una di quelle più importanti per la storia recente delle squadre italiane in Europa: Roma, Atalanta e Fiorentina potrebbero fare un primo passo verso le rispettive finali di Europa e Conference League.

Il sogno per la Serie A sarebbe di poter vivere una finale di Europa League tutta italiana, una bella medaglia per la crescita degli ultimi anni. In Conference, invece, la Fiorentina può riprende un discorso lasciato aperto un anno fa, quando arrivò la sconfitta in finale contro il West Ham.

Roma-Bayer Leverkusen

L’11 maggio dell’anno scorso si era giocata la stessa partita: Roma-Bayer Leverkusen, i giallorossi tirarono molto in porta (al contrario del ritorno), Bove segnò il gol che alla fine valse la finale. Da allora è cambiato quasi tutto: lo status del Leverkusen, l’allenatore della Roma, il suo gioco e la consapevolezza – ormai – di essere degli habitué nelle finali europee.

Il Leverkusen con il suo 3-4-2-1- quest’anno però non ha mai perso: 46 partite senza sconfitte, gioventù (con qualità) a dare freschezza, esperienza in qualche interprete per dare certezze, esterni veloci e un blocco centrale compatto che sa adattarsi ad ogni esigenza, ma senza snaturarsi.

In queste 46 gare da imbattuti però non c’è solo dominio, l’apparente incapacità di perdere si sintetizza da tutte le partite vinte o recuperate all’ultimo: 14 gol segnati dal 90′ minuto in poi che si sono tradotti in 5 vittorie, 4 sconfitte evitate e 2 passaggi del turno tra Europa League e Qarabag. La Roma non giocherà solo per fare la storia, ma anche per interromperne una.

Marsiglia-Atalanta

“L’Atalanta di Gasperini è a fine ciclo”. Quante volte questa frase è stata ripetuta, anche svogliatamente guardando su Wikipedia il numero di anni da cui il tecnico siede sulla panchina orobica. Su quella sedia però Gasperini non ha mai fatto la muffa, anzi, ha messo radici e dato l’esempio a tutta l’Europa su come la difesa a 3 sia chich, capace nel 2024 di battere 3-0 il Liverpool ad Anfield.

Non è mai arrivato un trofeo  – vero – e quest’anno è l’occasione migliore, almeno per arrivare in finale. Il Marsiglia è in un anno di transizione ed è stato sulle “montagne russe”, per usare le parole di Kondogbia. Fino a un mese fa si pensava potesse arrivare in Champions League, ora è al 7° posto (a pari con l’8°) in Ligue 1 e prima di battere il Benfica ai rigori veniva da 5 sconfitte di fila tra campionato ed Europa.

Gattuso non è riuscito a dare ordine tra i diversi moduli così come Gasset si è impantanato tra alti e bassi da febbraio in avanti: 5 vittorie nelle prime 5 e poi 5 insuccessi consecutivi. A far paura è Pierre-Emerick Aubameyang che sta vivendo una delle migliori annate in carriera: 27 gol stagionali accompagnato da un “ambiente caldo”, parola dall’ex Kolasinac.

Fiorentina-Brugge

Che dire della Viola? La squadra di Italiano è bersagliata dalla critica, per un campionato non all’altezza delle aspettative secondo molti. Poi uno guarda guarda la classifica di Serie A e vede che, alla fine, la Fiorentina è sì ottava, ma dietro a squadre con rose decisamente più attrezzate (fatta eccezione per il miracoloso Bologna di Thiago Motta).

Dopo la finale conquistata un anno fa, e persa proprio all’ultimo momento contro il West Ham, a Firenze si sogna il bis, in un match in cui, almeno sulla carta, la Fiorentina parte da favorita. Italiano, praticamente certo di dare l’addio al Franchi a fine stagione, vuole lasciare in eredità un trofeo prestigioso.

Di fronte, però, ci sarà un gruppo esperto, che vive un ottimo momento e ha perso una sola volta nelle ultime undici uscite. Per la Viola, allora, potrebbe essere fondamentale il discorso legato alle palle aeree, su cui i belgi non eccellono. Occhio ai corner, dunque, perché la qualificazione potrebbe decidersi grazie a dettagli del genere.