Inter News 24
·6 febbraio 2025
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Il regolamento che impedisce ai nuovi acquisti arrivati dal mercato di prendere parte alle sfide precedentemente rinviate può rappresentare un vantaggio non da poco per Simone Inzaghi per Fiorentina Inter di questa sera. Se i nerazzurri, infatti, potranno contare su una panchina parecchio folta, lo stesso non potrà dire Raffaele Palladino. Il tecnico della Viola ha le scelte obbligate per la formazione. Questo il punto della Gazzetta dello Sport.
INZAGHI – «È una partita più breve del normale, certo. Ma non tanto più breve. Almeno non al punto di modificare le abitudini delle due squadre nell’approccio al match: per intendersi, nulla cambierà ad esempio nella fase di riscaldamento, anche se l’intervallo arriverà dopo soli 29 minuti. Piuttosto, potrebbero mutare i ragionamenti dei due allenatori sulle sostituzioni da effettuare a gara in corso. E qui si apre la grande differenza tra Inter e Fiorentina. Inzaghi può pescare a piene mani dalla panchina, al netto delle scelte di formazione che potrà fare.
E almeno un paio di dubbi il tecnico nerazzurro se li porta dietro e li scioglierà solo stamattina dopo la rifinitura nel centro di Coverciano: il primo a centrocampo tra Barella e Frattesi, il secondo in attacco tra Thuram e Taremi, anche se l’allenatore è tentato dal non stravolgere troppo l’undici del derby. In ogni caso, l’Inter ha gli uomini per cambiare l’inerzia, se fosse necessario. Anche lo stesso Zielinski, recuperato e regolarmente in panchina. Palladino non può fare lo stesso. Ha solo 14 uomini di movimento, di cui almeno un paio in non perfette condizioni fisiche. E allora sarà fondamentale per la Fiorentina anche una gestione ottima delle energie. Considerando, peraltro, che proprio i viola hanno più volte mostrato di calare dal punto di vista nel secondo tempo. È un aspetto da valutare, anche nel considerare il tipo di approccio che potranno avere le due squadre».