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·6 novembre 2024
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Conferenza col sorriso per Inzaghi, dopo che l’Inter ha battuto l’Arsenal per 1-0 nella quarta giornata della fase campionato di Champions League. Tutte le dichiarazioni in sala stampa, alla presenza della nostra inviata Romina Sorbelli.
Aver giocato così bassi era una mossa preventivata o frutto dello sviluppo del match?
Dello sviluppo del match, quando trovi questi avversari ci può stare. Noi siamo stati bravi a interpretare bene la gara e non concedere quasi nulla, se non qualche piazzato: un po’ troppi corner, sappiamo che l’Arsenal è micidiale. Ci siamo allenati bene, stamattina i ragazzi sono stati fantastici. Abbiamo battuto una grande squadra, che assieme al Manchester City sta dando grandi duelli in Inghilterra.
Tante note positive: sta diventando una squadra completa quest’Inter.
Assolutamente sì. Abbiamo avuto qualche problemino con dei giocatori, dal 20 ottobre è la sesta partita e ci sarà la settima fra tre giorni: abbiamo speso tanto, chiaramente c’era qualcosina da cambiare. Se avessi avuto Calhanoglu, Acerbi, Zielinski e Carlos Augusto le rotazioni sarebbero state più ampie, ho portato quattro giocatori a giocare tanto più Barella che aveva sempre giocato dall’inizio. Al di là delle valutazioni che un allenatore vede ci sono degli strumenti che ti fanno capire quando è che un giocatore deve tirare il fiato. E in questi giorni abbiamo pedalato parecchio. Ora ne manca una di queste sette partite, cerchiamo di recuperare bene da qui a domenica perché abbiamo giocato contro una squadra dispendiosa, che mi ha impressionato ancora di più. Faccio i complimenti ai ragazzi, glieli ho già fatti e glieli rifarò anche domani quando ci rivedremo.
Inzaghi, dal tuo arrivo all’Inter sei nella squadra con più partite con la porta inviolata in Champions League: cosa significa?
Sappiamo il percorso di queste trentatré partite, da dove eravamo partiti in Europa con la squadra. È stata una serata da ricordare, con lo stadio che ci ha accolto dal 1′ al 95′: è stato bello raccogliere l’applauso dei nostri tifosi. È importante non aver ancora subito gol in quattro partite, anche per la differenza reti che sappiamo conta.
Come sta Calhanoglu?
Era affaticato, non è che ha avuto dei problemi particolari. Calhanoglu è rientrato domenica col Venezia e ha fatto mezz’ora, stasera ne ha fatti molti di più. È tornato bene, stasera era solo stanco perché i ritmi sono stati elevatissimi e i centrocampisti avevano speso tantissimo. Poi Asllani non era in perfette condizioni, ma è stato bravissimo a entrare in una partita così dopo non aver fatto tantissimi contrasti in quattordici giorni. Ci ha dato una mano come tutti i subentrati.
Un gran percorso quello attuale.
Sette vittorie e un pareggio, non dimentichiamoci che tutti cercano di metterci in difficoltà. Abbiamo sbagliato in certe partite e stiamo lavorando per quello, sapendo che è difficile recuperare e giocare tanto. Sappiamo quello che ci aspetta, è dovere per me scegliere nel modo migliore. Abbiamo vinto e sono bravo, probabilmente con un altro risultato sarei stato meno bravo ma sono qui a scegliere per il bene dell’Inter.
Questa è la partita della definitiva consacrazione di Bisseck, secondo Inzaghi?
Per me Bisseck è un giocatore fortissimo, il suo problema è che ci sono degli altri giocatori molto forti anche loro. Ha giocato con Manchester City e Arsenal, personalmente a me non deve dimostrare nulla. Peraltro aveva un piccolo problemino negli ultimi due giorni al costato, ha giocato con un antidolorifico e non si era allenato dopo il Venezia. È stato bravissimo, sono stati bravissimi i fisioterapisti a rimetterlo. A fine primo tempo aveva la borsa del ghiaccio ma non ha mollato niente: bravi tutti.