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·18 agosto 2023
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Prima conferenza stampa di vigilia per Inzaghi, in vista di Inter-Monza che apre la Serie A 2023-2024. L’allenatore COMPLETA.
CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Monza.
Che Inter troveranno i tifosi?
Sicuramente domani sarà emozionante, anche perché è la prima volta che rivedremo i nostri tifosi dopo Istanbul, dove sono stati chiaramente meravigliosi. Noi non vediamo l’ora di cominciare, speriamo di farlo nel modo giusto perché se lo meritano.
Come è andata la preparazione?
I ragazzi hanno fatto bene, nonostante abbiamo avuto dei viaggi lunghi. La squadra si è allenata nel migliore dei modi, anche noi come staff non vediamo l’ora di iniziare. Sappiamo che come staff abbiamo delle responsabilità, ci sono tre partite prima della sosta e vogliamo cominciare nel modo giusto.
Che valutazione bisogna dare alla rosa?
Per quanto riguarda il mercato lo sappiamo che è complicato per quasi tutti. Sappiamo che è in atto un grandissimo cambiamento, abbiamo cambiato tantissimi giocatori e qualcuno chiaramente tra i migliori del proprio ruolo in Italia. Però sono arrivati giocatori di grandissime prospettive, giovani e qualcuno più esperto, che aiuteranno quest’Inter.
Per Inzaghi quest’Inter è più o meno forte dell’anno scorso?
Questo lo dirà il campo. Abbiamo cambiato tanto per scelta, per qualche scelta nostra e qualche altra dei giocatori, però quello che saremo lo dirà il campo. Per quanto mi riguarda posso dire che ho visto grande impegno e sono contento di come la squadra lavora. I giovani sono importanti, hanno già esperienze in Serie A e poi abbiamo inserito qualche giocatore più esperto.
L’Inter è favorita per vincere il campionato?
Per quanto riguarda griglie e pronostici non mi piace mai farne, non ne ho mai fatti. Il sogno è vincere la seconda stella, perché se lo meriterebbero i tifosi, poi il nostro obiettivo è vincere trofei e fare più vittorie possibili, come gli altri anni. Sappiamo che è difficile ma ci metteremo l’impegno massimo affinché questo possa accadere.
Cosa sarà fondamentale quest’anno?
L’entusiasmo e le motivazioni. Quello che mi hanno dimostrato i ragazzi in questi primi quarantacinque giorni è l’impegno folle che hanno messo in questi due anni. Si è cambiato dieci giocatori, cosa che non era successa l’anno scorso, ma fa parte del calcio moderno. Per tutti gli allenatori c’è quest’incognita del mercato aperto, stiamo pensando a un qualcosa che magari l’1 settembre sarà un’altra. In più il mercato arabo sarà aperto per altri quindici giorni, magari qualche allenatore si può trovare con giocatori in meno senza la possibilità di rimpiazzarli.
Inzaghi, come valuta il calendario? Cosa si sente di dire sull’inizio di stagione?
Per quanto riguarda il calendario lascia il tempo che trova. L’anno scorso dovevamo avere un calendario difficilissimo alla fine ed è lì che abbiamo rimontato posizioni assicurandoci il posto Champions League. Nelle ultime dieci ne avevamo sette difficilissime: ne abbiamo vinte otto, pareggiata una e persa una. Sappiamo che in Serie A tutte le squadre sono organizzatissime, dovranno essere affrontate nel migliore dei modi. Per quanto riguarda il mio pensiero posso solo dire che, in questi quarantacinque giorni, ho visto la squadra lavorare bene assieme allo staff. Il mercato è una grande incognita essendo ancora aperto, ma con la società ci stiamo confrontando: sappiamo tutti che ci manca un difensore e dovremo essere bravi a prendere un giocatore importante.
Lukaku è una ferita ancora aperta?
Per quanto riguarda Lukaku ho già parlato e lo ringrazio di quello che ci ha dato l’anno scorso. Sapete tutti che l’ho voluto con tutte le forze l’anno scorso, l’avrei rivoluto anche quest’anno e lui ha scelto in modo diverso. Spiace per come è finita, perché era stato accolto da tutta la famiglia Inter.
C’è una grandissima produzione offensiva, vista nelle amichevoli, non concretizzata.
Per quanto riguarda gli attaccanti i quattro a disposizione stanno lavorando bene. Lautaro Martinez e Correa li conoscete, Arnautovic e Thuram sono di grandissima caratura e devono assicurarci i gol che l’anno scorso ci hanno assicurato Lukaku e Dzeko. Sono due giocatori che faranno molto bene, si integrano con gli altri due e c’è fiducia di tutti. Sono convinto che, per come stanno lavorando, faranno bene.
Un giudizio su Sommer e Thuram?
Sono giocatori che arrivano da altri campionati. Thuram parla già un italiano perfetto, chiaramente sarà agevolato nell’inserimento. Sommer è un grandissimo professionista, non c’è bisogno che ve lo presenti. Al di là di loro che sono grandissimi professionisti abbiamo fatto altri acquisti che ci danno la possibilità di essere completi in ogni reparto. Sappiamo che ci manca ancora un difensore, la società sta valutando.
Il difensore che manca che caratteristiche deve avere?
Dev’essere un terzo. Noi abbiamo aggiunto Bisseck nel reparto difensivo, che è un giovane di ottime prospettive che sta lavorando. Viene dal campionato olandese che ovviamente è diverso dal campionato italiano, è nazionale Under-21 tedesco e sta lavorando bene. Ma è giusto aspettarlo e aiutarlo. Ci manca un braccetto destro, che in questo mercato non è facilissimo da trovare. C’è qualche profilo su cui stiamo lavorando e speriamo di poterlo acquistare.
Servirà un attaccante dal mercato? Un commento da Inzaghi sulla nomination UEFA come allenatore dell’anno?
Chiaramente sono molto felice di questa prestigiosa nomination, insieme a due grandissimi allenatori. Questa nomination va condivisa con il mio prezioso staff, con la società e coi calciatori che ci sono ancora e non ci sono più. Per quanto riguarda l’attacco quattro calciatori abbiamo visto anche lo scorso anno che sono serviti. In questo momento sono soddisfatto di questi calciatori, speriamo che da domani possano fare bene.
Come definire le caratteristiche di Thuram e Arnautovic?
Sono due giocatori con caratteristiche differenti. Arnautovic è un giocatore fisico, chiaramente è una prima punta che ha grandissima tecnica ed esperienza: è un giocatore importante. Thuram è un nazionale francese che ha fatto molto bene negli anni a Monchengladbach, è un giocatore che interessava già nello scorso mercato invernale e la società è riuscita a prenderlo. Sono due giocatori che si integrano bene con gli altri due attaccanti.
Sensi è dentro l’Inter?
Sta lavorando benissimo, sono contento di come è rientrato qui. Ma ero contento anche i sei mesi che è stato con me, dove è entrato e ha fatto gol importanti per qualche vittoria che ci ha garantito. Sta lavorando molto bene e sono soddisfatto, però adesso il pensiero più importante che ho in testa è la partita di domani col Monza. E se ne sta parlando un po’ meno.
Per quanto riguarda il Monza è una squadra ben organizzata, con un ottimo allenatore che l’anno scorso ci ha messo in difficoltà. L’abbiamo analizzata e ci siamo allenati per far sì che si faccia una grande partita. Carlos Augusto e Frattesi sono due ottimi calciatori che a parer mio ci aiuteranno tantissimo. Frattesi è una mezzala che unisce qualità e quantità, Carlos Augusto è un ottimo giocatore che assieme a Cuadrado ci dà maggiori opzioni sui quinti.
Baratterebbe la nomination UEFA con Pavard a fine anno?
Quello senz’altro, l’ho detto prima e non lo nego, è un obiettivo. Non voglio parlare di giocatori di altre squadre, abbiamo bisogno in quella posizione di un giocatore importante fermo restando che per noi Darmian è un giocatore imprescindibile ed è stato fondamentale in questi due anni. Gli vanno fatti i complimenti per le sue stagioni all’Inter, ma in tutti i ruoli ho bisogno di alternative per alzare la competitività.
Sacchi ha già detto che l’Inter non ha grandi individualità e che Inzaghi deve fare un salto di qualità. Cosa ne pensa?
Me lo riportate voi, devo essere sincero. Non ho letto e anche quest’anno cercheremo di far ricredere sul campo chi non parla bene non tanto personalmente di me, che non mi interessa più di tanto, quanto dei miei ragazzi che stanno facendo benissimo da due anni.
Cosa si aspetta da D’Ambrosio e Gagliardini?
Domani San Siro li applaudirà, non dimentichiamoci anche di Valentin Carboni che ha fatto qualche spezzone molto bene. Sono due ottimi professionisti ed è giusto che San Siro li applauda perché se lo meritano vivamente.
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