Calcionews24
·8 settembre 2022
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Filippo Inzaghi, storico ex attaccante italiano e ora allenatore della Reggina, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato di Mbappé e Haaland; i due bomber che si stanno prendendo l’Europa.
INIZIO IN CHAMPIONS – «Ha visto che roba? Sono pazzeschi. Diversi e fantastici. Sono due attaccanti differenti per caratteristiche atletiche, posizione in campo, modo di liberarsi per il tiro. Haaland è sicuramente più potente, un 9 classico, mentre Mbappé ha maggiore talento e imprevedibilità nelle giocate perché può saltarti a destra o a sinistra. E hanno l’abitudine di segnare quando conta, una caratteristica dei più grandi».
HAALAND – «La foga con cui attacca la porta. E se fa un gol, la attacca con più foga per segnare ancora. E poi mi piace molto la capacità di smarcarsi. Non è un caso se in quest’avvio di stagione con il City abbia segnato tanti gol nell’area piccola. Sbaglieremmo a definire facili quelle reti: magari sono semplici le esecuzioni finali, ma dietro c’è un grande lavoro in allenamento e naturalmente la capacità di Guardiola di esaltare le caratteristiche dei suoi giocatori. Haaland è difficile da marcare perché, se gli stai addosso, ti sposta con il fisico e mentre provi a rimetterti in posizione lui è già partito. E se non gli stai addosso, rischi di ritrovarlo solo quando sta esultando. È molto attento allo sviluppo dell’azione, sa di essere un terminale e si concentra su quell’aspetto con grande applicazione».
MBAPPE – «L’estro: sa inventare gol da situazioni apparentemente senza pericolo. Le due reti alla Juve sono impressionanti per la rapidità di esecuzione. I tiri al volo sono belli, ma lo è ancora di più la capacità di coordinarsi in tempi brevissimi e di calciare in modo quasi imparabile».
A CHI SOMIGLIANO – «Haaland mi ricorda Vieri per il modo trascinante con cui gioca e tira. Per quanto riguarda Mbappé, è più difficile trovare delle similitudini perché è abbastanza unico. A volte lo vedi giocare e ti sembra la playstation».