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·31 maggio 2025
Inzaghi: «Io all’Inter al Mondiale per Club? Non è il momento, amarezza!»

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·31 maggio 2025
Inzaghi perde la seconda finale di Champions League in tre stagioni ed entra nella storia dalla parte sbagliata, con PSG-Inter che segna il passivo più largo nella storia del torneo. In conferenza stampa prova anche a giustificare l’umiliazione.
Oggi è crollato tanto, qual è la spiegazione?
Mah, io penso che il PSG abbia meritato di vincere la coppa e di vincere questa partita. C’è grande delusione e amarezza, ma il percorso dei ragazzi è stato un grandissimo percorso. Da allenatore sono orgoglioso, chiaramente la partita di stasera non ci soddisfa perché il PSG è stato superiore e sulle seconde palle arrivava prima. Bisogna dare merito all’avversario, non abbiamo fatto la nostra gara migliore ma alla fine i ragazzi li ho ringraziati per quello che hanno fatto in stagione. Non abbiamo vinto titoli, ma sono orgoglioso di essere il loro allenatore.
Come si supera una delusione di questo tipo?
Sappiamo che dalle sconfitte bisogna uscirne più forti. Stasera è una sconfitta che fa male al pari di Istanbul, poi chiaramente le partite erano state fatte in maniera diversa. Stasera chiaramente siamo arrivati più stanchi rispetto al PSG, loro arrivavano prima. Abbiamo giocato fino a venerdì scorso il campionato, loro hanno vinto con tre mesi d’anticipo e hanno una grandissima qualità. Sapevamo che erano più forti di noi, chiaramente dovevamo essere più bravi ma siamo stati meno bravi, meno organizzati e meno puliti tecnicamente. Sconfitta meritata.
Quanto hanno influito le voci su Inzaghi lontano dall’Inter?
Adesso, per parlare di futuro, veramente… C’è troppa delusione e amarezza, è dal 13 luglio che abbiamo dato tutto quello che avevamo in queste cinquantotto partite prima di arrivare qui. Adesso parlare del futuro di Inzaghi mi sembra riduttivo: c’è delusione e amarezza, però come ho detto prima si potrà parlare degli zero titoli ma bisogna rendere onore a quello che hanno fatto questi ragazzi. A volte rimaneggiati, a volte con defezioni ma questi ragazzi non li cambierei con nessuno al mondo.
Sconfitte come quella di stasera possono rompere qualcosa all’interno di un gruppo: cosa serve per ripartire?
Si riparte da una società forte, che abbiamo alle spalle e che ha già fatto due acquisti per la prossima stagione. Sa che dovrà farne altri, però sono sempre stati con noi nelle gioie e nelle sconfitte, dal presidente agli altri dirigenti. Erano delusi come tutti, ma hanno detto a me e alla squadra che sono orgogliosi di quello che ha fatto l’Inter in queste cinquantanove partite. Avevamo tanti tifosi venuti qui per coronare il nostro percorso, purtroppo non ci siamo riusciti. Adesso c’è amarezza, purtroppo siamo già passati da sconfitte pesanti e bisognerà ripartire più forti tutti insieme, con la società che ci supporta sempre.
Zero titoli finora, ma c’è il Mondiale per Club: può essere un’occasione? Ci sarà Inzaghi in panchina?
A questa domanda, l’ho detto prima al tuo collega, non so rispondere. In questo momento sono venuto per educazione e rispetto vostro, questa sconfitta mi amareggia tantissimo. Quello che posso dire è che dalle sconfitte si esce più forti, sembra una frase fatta ma quando abbiamo perso a Istanbul l’anno dopo abbiamo vinto lo scudetto. Ho parlato coi ragazzi: bisogna tenere la testa alta, abbiamo trovato davanti a noi una squadra forte che ha vinto con merito.