Inzaghi gode ancora: «Scudetto irripetibile vinto in casa del Milan. Se ne parlava da un paio di mesi e…» | OneFootball

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Inter News 24

·15 maggio 2024

Inzaghi gode ancora: «Scudetto irripetibile vinto in casa del Milan. Se ne parlava da un paio di mesi e…»

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Inzaghi gode ancora: «Scudetto irripetibile vinto in casa del Milan. Se ne parlava da un paio di mesi e…». Le parole del tecnico dell’Inter

Simone Inzaghi, ieri a Piacenza per la consegna del premio per la vittoria dello scudetto con l’Inter, ha rilasciato diverse dichiarazioni. Tuttosport ne riporta di nuove:

TRIONFO SCUDETTO – «Tutti aspettavano la seconda stella e l’abbiamo conquistata facendo un percorso irripetibile, con 48 punti nel girone di andata e 44 nel ritorno a due gare dalla fine. E poi lo scudetto lo abbiamo vinto in casa del Milan: se ne parlava da un paio di mesi, ma dovevano incastrarsi tante cose… Il bagno di folla che ci hanno tributato è stato unico e sensazionale: per me e per i giocatori vedere milioni di interisti felici in quel modo è stato un gran motivo di orgoglio, per questo dico che è stato lo scudetto della gioia».


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ESPERIENZA LAZIO – «Lotito e Tare avevano intravisto in me delle qualità, ma affidarmi la Lazio fu un bel passo da parte loro. E oggi con 251 panchine sono l’allenatore con più presenze del club».

SUPPORTO DELLA FAMIGLIA – «Papà e mamma ci hanno dato come insegnamenti valori forti: l’importanza della famiglia, dello stare uniti. Valori che cerco di trasmettere quotidianamente ai miei tre figli. Quando Pippo giocava in Primavera e io negli Allievi, si dividevano: uno magari andava con lui a Torino e l’altro con me a Genova. Poi, quando hanno messo sempre la Primavera al sabato e gli Allievi alla domenica, sono stati contenti perché non sono più stati costretti a sdoppiarsi. Con Pippo ci accomuna il lavoro, la cura dei particolari. Questa era importante da calciatori e lo è ancora di più oggi che alleniamo perché in un gruppo devono esserci necessariamente delle regole da rispettare. Lui è un mio punto di riferimento e ora spero che i miei figli siano di ispirazione ai suoi come lui lo è stato per me».

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