Inter-News.it
·16 agosto 2022
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Lecce-Inter è stata una partita che ha visto una gestione dei cambi diversa dalle abitudini da parte di Inzaghi. Un cambiamento che segnala una crescita del tecnico.
CAMBIAMENTO – Inzaghi nel suo primio anno all’Inter è stato un allenatore che potremmo definire metodico in certe cose. Che venivano ripetute in modo identico, quasi sempre, come meccanico. Tra queste possiamo inserire i cambi. Il tecnico non ama stravolgere il proprio spartito tattico. Crede nelle sue scelte e nella sua impostazione generale. Dunque nella quasi totalità dei casi ricorre a sostituzioni ruolo per ruolo. Esterno per esterno, centrocampista per centrocampista, punta per punta e così via. Ma in Lecce-Inter le cose sono andate in modo differente.
SQUADRA STRAVOLTA – Con la necessità di sbloccare il pareggio, Inzaghi ha deciso di stravolgere la squadra. Pure presto, dal minuto 57. Niente attesa perché i suoi uomini riprendessero le redini, niente gestione paziente. I primi due cambi sono stati Bastoni per Gosens, con spostamento di Dimarco, e Mkhitaryan per Brozovic. Poi Dumfries per Darmian e Dzeko per Calhanoglu. Infine Correa per Skriniar. Una trasformazione sempre più netta. Che nella prima stagione del tecnico sulla panchina dell’Inter non si è vista praticamente mai.
CRESCERE INSIEME – Anche Inzaghi nella sua prima stagione fuori dalla Lazio ha dovuto adattarsi, ha vissuto esperienze nuove e diverse, ha preso appunti e imparato. E ora ha qualcosa di nuovo da mettere in campo. Dettagli, sfumature, minuzie per portare sempre più mattoncini al lavoro collettivo. La crescita del tecnico è un passaggio importante e necessario per la stagione dell’Inter. Col Lecce si è visto un primo esempio, una prima dimostrazione di cambiamento. Che ha portato tre punti.
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