PianetaChampions
·28 novembre 2023
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L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha presentato in conferenza stampa il match di Champions League contro il Benfica in programma domani.
Ecco le dichiarazioni, raccolte da TMW:
Siete già qualificati, quali sono i pro e i contro di una situazione del genere? “Abbiamo parlato con i ragazzi, siamo qui in Portogallo a giocare una partita importante, con la grandissima soddisfazione di essere qualificati agli ottavi di finale con due giornate d’anticipo. Ma il nostro lavoro non è finito, c’è un primo posto da conquistare e domani dovremo fare una partita importante contro il Benfica. Sappiamo che in testa alla classifica c’è la Real Sociedad, che ha dimostrato di essere una squadra importante”.
A Torino occasione persa o un buon punto? “Abbiamo fatto una partita matura, da squadra, con delle difficoltà, avevamo la palla noi e dovevamo essere più bravi. Però l’anno scorso in situazioni simili abbiamo perso distanze, invece siamo rimasti concentrati e abbiamo trovato il gol. Poi non abbiamo creato altre occasioni, ma sappiamo che con la Juventus non è facile. La mia Inter mi è piaciuta”.
Può giocare Audero in porta? “La formazione l’ho già data alla squadra, quindi è giusto che lo sappiate anche voi. Domani gioca Audero, volevo già farlo debuttare con il Frosinone e domani toccherà a lui”.
Tra seconda stella e finale Champions cosa sceglierebbe? “Ho sentito cosa ha detto Marotta, noi siamo l’Inter e abbiamo l’obiettivo di vincere tutto. Io dico solo che l’anno scorso c’erano 57 partite e ne abbiamo giocate 57, è il terzo anno consecutivo che ci qualifichiamo agli ottavi e quest’anno abbiamo già raggiunto ottavi e mondiale per club, motivo d’orgoglio. Allo stesso tempo, sappiamo di avere delle responsabilità e vogliamo regalare felicità ai nostri tifosi con vittorie e trofei”.
Cosa si aspetta dal Benfica? “È la quarta volta che ci incontriamo in sei mesi, in casa loro sarà anche più difficile perché sappiamo che spinta dà il pubblico. Ho visto l’ultimo derby e sappiamo cosa possono fare in pochi minuti. È una squadra di qualità, può giocare con due punte fisiche, con Rafa dietro la punta. Ora non hanno Neres, ma hanno tante soluzioni e ho tantissima stima dell’allenatore, che ha portato la squadra ai quarti di finale. Quest’anno hanno avuto un cammino più difficile, reso complicato dalla prima partita contro il Salisburgo”.
Quanto è importante per l’Inter chiudere al primo posto? Siete a pari differenza reti con la Real Sociedad. Avete la consapevolezza di dover fare più gol possibili? “Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare contro il Benfica, troviamo un’ottima squadra che dovrà fare la partita per andare in Europa League. Pensiamo alla gara di domani, sapendo che la Real Sociedad come l’Inter sta facendo cose importanti. Poi sarà lo scontro diretto a decidere chi arriverà prima, è importantissimo qualificarsi e se si riesce ad arrivare primi tanto meglio”.
Come si spiega le difficoltà del Benfica? “Le stagioni non sono tutte uguali, l’anno scorso ha fatto un percorso Champions straordinario: quest’anno non è riuscito a ripetersi perché ha avuto difficoltà in tutte le gare. Se andiamo a vedere, in alcune gare hanno avuto episodi, defezioni: non dimentichiamo che alla terza e alla quarta partita hanno affrontato la Real Sociedad che sta facendo grandissime cose, ha fatto un girone straordinario”.
Sanchez gioca titolare? È in forma? “Domani penso che possa giocare dall’inizio, ha avuto un problema dopo le due partite con la nazionale, è stato tre giorni a curarsi e ieri ha fatto un allenamento parziale. Oggi si è allenato in gruppo, domani penso possa giocare”.
Alexis ha denunciato le condizioni pessime in cui gioca la nazionale cilena. Quanto incide sul giocatore, sul suo stato fisico mentale, psicologico e sportivo? “Noi sappiamo che si sta allenando e comportando benissimo, siamo tutti molto contenti. La sua condizione andrà sempre a migliorare, perché fortunatamente è riuscito a non avere intoppi, a parte un problemino negli ultimi tre giorni, perché per lui era importante lavorare in gruppo, che non è lo stesso da solo. Per quanto riguarda la nazionale cilena, sono cose di cui in questi giorni non ho avuto modo di parlare con Alexis. Lo farò”.