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·5 agosto 2025

Investire in oro per calciatori e club: strategia anti-crisi per proteggere il patrimonio sportivo

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Nel mondo del calcio girano cifre astronomiche. Contratti milionari, sponsor internazionali, diritti TV e premi rendono questo settore uno dei più redditizi in assoluto. Ma dietro la patina dorata, si nascondono spesso storie di cattiva gestione economica, sperperi e fallimenti. Per questo motivo, sempre più atleti e società sportive stanno scoprendo il valore dell’investimento in oro fisico certificato come strategia di protezione patrimoniale a lungo termine.

Il mondo del calcio è sicuramente uno dei più remunerativi in assoluto. Non è un mistero che i calciatori, soprattutto quelli che si distinguono per talento e bravura, godano di ingaggi milionari. La figura del calciatore è spesso abbinata al lusso, alle ville da sogno, alle macchine sportive, allo sperpero senza pensieri. Eppure, non sono rari i campioni che perdono tutto, andando letteralmente in rovina.


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Quando il talento non basta a salvare il conto in banca

È davvero possibile finire sul lastrico dopo una carriera da superstar? La risposta è sì. E i casi non mancano.

Ronaldinho, con appena 6 euro sul conto, dopo una maxi multa non pagata per una costruzione abusiva in Brasile. Paul Gascoigne ha dovuto partecipare a “L’Isola dei Famosi” ammettendo di averlo fatto per denaro. Cafu “il Pendolino” ha messo la sua villa all’asta per saldare.

Jorge Cadete ha sperperato oltre 4 milioni di euro e oggi vive con un sussidio mensile di 189 euro. Altri casi: Claudio Caniggia e Adrian Mutu che hanno compromesso carriera e patrimonio.

Il problema? Una gestione superficiale dei capitali, una carriera breve e un tenore di vita insostenibile. I calciatori guadagnano moltissimo finché giocano (per pochi anni) e quel denaro dovrebbe garantire tranquillità economica per il resto della vita.

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