Inter-News.it
·4 maggio 2025
Inter-Verona IN tre punti: Bisseck + 10 ma bastano Asllani e tanta gestione

In partnership with
Yahoo sportsInter-News.it
·4 maggio 2025
Inter-Verona tiene ancora accesa una piccol(issim)a speranza tricolore prima di affrontare il Barcellona a San Siro ma Inzaghi sa che non dipende più da lui. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la 35ª giornata di Serie A
MILANO – L’l’Inter di Simone Inzaghi, guidata dal vice Massimiliano Farris in panchina, non si lascia distrarre dal calendario. Il Barcellona, la Champions League e l’Europa possono aspettare, prima bisogna accorciare nuovamente la classifica in Italia. Missione compiuta contro l’Hellas Verona di Paolo Zanetti, così il secondo posto a quota 74 punti non permette alla capolista Napoli dell’ex Antonio Conte di festeggiare i suoi 77. A tre giornate dalla fine resta il pesante -3 dalla vetta. Analizziamo Inter-Verona (1-0) di Serie A in tre punti.
Simone Inzaghi in occasione di Inter-Cagliari in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. ROTAZIONI COMPLETE – L’Inter sceglie la strategia del turnover totale. Perfino Inzaghi “riposa” (squalificato, ndr). E con l’allenatore il portiere Yann Sommer, rimasto in panchina. Solo il difensore Yann Bisseck è costretto agli straordinari, confermando la sua titolarità dopo Barcellona. Dieci undicesimi freschi bastano per batter l’Hellas Verona a San Siro con un rigore di Kristjan Asllani, particolarmente brillante anche in cabina di regia al posto di Hakan Calhanoglu (squalificato, ndr). Altro clean sheet per il dodicesimo Josep Martinez, che continua a crescere nel ruolo di “portiere-regista difensivo”. Con l’1-0 di Inter-Verona arriva la risposta attesa dopo lo 0-1 di Lecce-Napoli: l’Inter è viva. Non è più padrona del suo destino ma è viva.
Yann Bisseck prima di scendere in campo in occasione di Inter-Verona in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. SAGGIA GESTIONE – Giocare bene non sempre porta punti ma nemmeno giocare male a volte rappresenta una strategia vincente. L’Inter delle riserve, invece, gioca come sa. Come serve. Attenta in difesa, calma nell’impostazione della manovra e concreta al minimo per arrivare al risultato. La vittoria è frutto di un episodio, ovvero il rigore, ma le occasioni non mancano. E non sarebbero mancate in caso di tabellino fermo sul risultato di 0-0. Più che una partita dominata si può parlare di partita gestita. Bene. Esattamente ciò che serviva/serve/servirebbe all’Inter di Inzaghi in questa stagione una volta passata in vantaggio: gestione delle energie, del pallone e del risultato. Una vittoria da tre punti in ogni caso preziosi… poi alla fine si vedrà.
Kristjan Asllani in azione durante Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. FINALE ANTICIPATA – La stagione dell’Inter non è finita a Barcellona né a Milano contro l’Hellas Verona. E magari non finirà a Milano nemmeno contro il Barcellona. Si riparte dal pareggio dell’andata. E si riparte per vincere, stavolta. O comunque passare il turno. La Finale di Champions League a Monaco di Baviera è l’obiettivo rimasto nel “controllo” nerazzurro. Lo Scudetto dipende [più] dal Napoli di Conte, la Champions League solo dall’Inter di Inzaghi. Non è più facile ma è l’unico stimolo rimasto… al momento. Inzaghi proverà a schierare la formazione-tipo recuperando (parzialmente…) anche Benjamin Pavard in difesa e capitan Lautaro Martinez in attacco. Basterà? Solo dopo Inter-Barcellona si penserà al resto: la trasferta in casa del Torino prima di Napoli-Genoa. L’incubo “Zeru Tituli” va scacciato via… almeno nella prossima settimana.
Live
Live
Live
Live