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·11 agosto 2024

Inter senza 10 ma Inzaghi non può varare il piano B né il piano C

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Ultima amichevole estiva per l’Inter di Inzaghi ma quello contro il Chelsea non sarà un test veramente utile alla causa per via delle importanti assenze. In campo il solito undici nerazzurro senza novità di mercato ma depotenziato, quindi niente chance di testare piano B e/o piano C

LONDRA – Presentarsi in casa del Chelsea senza il capitano Lautaro Martinez, appena rientrato dalle vacanze estive dopo le fatiche in Copa America, va bene perché si tratta di un’amichevole. Farlo senza nemmeno il regista Hakan Calhanoglu è un problema tecnico per il 3-5-2 inzaghiano. La vera complicazione per Simone Inzaghi, però, è non avere a disposizione i nuovi acquisti Piotr Zielinski e Mehdi Taremi, che avrebbero dovuto prendere proprio il posto di Calhanoglu e Lautaro Martinez. Il piano B della nuova Inter di Inzaghi, senza cambiare sistema di gioco, dovrebbe far leva sulle due principali novità stagionali. Invece in Chelsea-Inter ci sarà Kristjan Asllani in cabina di regia e addirittura l’esubero Joaquin Correa in attacco. E il piano C dell’Inter?


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Inzaghi fedele al “suo” 3-5-2: il piano B nerazzurro

SISTEMA DI GIOCO – Se da una parte è vero che Inzaghi fatica a toccare il “suo” 3-5-2 ormai registrato e ottimizzato, dall’altra è altrettanto vero che le opzioni alternative non sono mai mancate. Negli ultimi tre anni in alcune occasioni si è vista l’Inter riorganizzarsi a quattro in difesa e/o a impostare un attacco a tre, rinunciando o meno agli esterni a tutta fascia. Il piano B prevede semplicemente qualche rotazione interna al 3-5-2, modificando il ruolo di alcuni interpreti senza snatuare la squadra. Al contrario, il piano C si traduce in cambio modulo. L’Inter può sfruttare al meglio alcuni dei suoi jolly, dalla difesa all’attacco passando per il centrocampo, che è il reparto che soddisfa maggiormente Inzaghi. Il 4-3-2-1 può tornare molto utile all’Inter.

Nuova Inter: perché il piano C può essere il 4-3-2-1

VARIANTE TATTICA – La difesa a quattro si ottiene con la sostituzione di un centrale difensivo a favore di un attaccante. Il 3-5-2 diventa 4-3-3 arretrando i quinti di centrocampo in difesa nel ruolo di terzini. In assenza di ali, quello che potrebbe essere un 4-2-3-1 è costretto a trasformarsi in 4-3-1-2 con un trequartista alle spalle delle due punte. Più facile che alla fine venga impostato proprio il 4-3-2-1, sfruttando sulla trequarti due seconde punte atipiche a supporto del centravanti. Questa soluzione alla lunga potrebbe diventare familiare in casa Inter. Soprattutto a partita in corso. E non solo. In caso di ulteriore emergenza in attacco – contro il Chelsea fuori per infortunio sia Taremi sia Marko Arnautovic, oltre all’assente Lautaro Martinez – l’idea di schierare dall’inizio tutta la batteria mediana non è da escludere. Zielinski ed Henrikh Mkhitaryan avanzati rispetto al trio formato da Davide Frattesi, Calhanoglu e Nicolò Barella potrebbe stupire chiunque… Non in Chelsea-Inter, però: Inzaghi si presenta a Londra senza piano B né C. La nuova Inter è ancora quella vecchia ma senza i suoi “10” Calhanoglu e Lautaro Martinez, oggi.

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