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Tommaso Cherubini·20 febbraio 2024

🔥Inter, occhio al nuovo Atlético: le chiavi del "Cholo-taka" e come gioca

Immagine dell'articolo:🔥Inter, occhio al nuovo Atlético: le chiavi del "Cholo-taka" e come gioca

A San Siro questa sera l’Inter ospita l’Atlético Madrid del Cholo Simeone, la prima sfida di un ottavo di finale che si prospetta caldissimo.

Attenzione, però, a pensare di vedere il “solito” Atlético, quello in versione ultra-difensivo e Cholista perché negli ultimi anni i Colchoneros – e in particolare questa stagione – sono cambiati molto.


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Simeone, infatti, già dalla Liga vinta nel 2020/21 (quella con Suárez) aveva proposto una squadra verticale, a cui piaceva molto di più tenere la palla ed essere propositiva in fase offensiva.

Ci sono stati, nel loro percorso di metamorfosi, alcuni inciampi ma in questa stagione il Cholo ha capito in maniera definitiva che la miglior versione del suo nuovo Atlético è quella capace di dominare il ritmo di gara con il possesso, sfruttando alla grande le combinazioni tra i centrocampisti e gli esterni a tutta fascia e innescando il regista offensivo Griezmann. In Spagna questa nuova veste è stata subito ribattezzata “Cholo-taka”.

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Magari non si presenteranno a San Siro in una versione così arrembante come quelle viste in Liga, ma l’Atlético sa giocare molto bene a calcio ed è una squadra dal centrocampo in su piena di giocatori con ottime qualità tecniche.

In Champions, per esempio, il possesso medio dell’Atlético è stato del 53%; l’Inter, invece, poco meno con il 51%. I Colchoneros, magari, hanno degli automatismi meno efficaci rispetto a quelli dei nerazzurri per creare azioni pericolose ma comunque sono più a loro agio quando hanno la palla tra i piedi che senza.


I GIOCATORI CHIAVE

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È quasi superfluo parlare di Antoine Griezmann come un giocatore chiave, è il leader tecnico della squadra insieme a Koke e quando l’Atlético riesce a servirlo nel migliore dei modi – con Grizou libero di svariare – i Colchoneros fanno vedere le cose migliori. In questa stagione è a quota 18 gol e 7 assist, ma l’apporto di Grizou è gigantesco anche prima di arrivare al tiro o servire un compagno.

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Un ruolo importante – proprio come nell’Inter – lo rivestono i due esterni a tutta fascia del 3-5-2 di Simeone, Samuel Lino a sinistra e l’ex Udinese Molina a destra. Sono due laterali molto offensivi (Lino era addirittura un esterno d’attacco, Simeone lo ha riconvertito), che giocano stabilmente in avanti, affondano bene in velocità e hanno dei buoni tempi di inserimento per arrivare sul fondo e crossare. Insieme hanno prodotto in totale 8 gol e 9 assist tra tutte le competizioni; Dimarco e Darmian – i titolari di stasera – 3 gol e 9 assist.

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Una menzione importante se la merita un altro ex Udinese, ovvero Rodrigo De Paul, che in questa stagione è arrivato sui livelli che tutti si aspettavano quando i Colchoneros lo pagarono 35 milioni di euro nel 2021. L’argentino è diventato insostituibile, con il suo apporto in fase di non possesso e le sue conduzioni palla al piede, oltre alla qualità tecnica che regala quando arriva sulla trequarti.

Koke rimane l’anima di squadra davanti alla difesa, riesce a dettare bene i tempi di gioco ma è anche fondamentale con i suoi movimenti quando l’Atlético non ha la palla. Marcos Llorente, invece, è il coltellino svizzero di Simeone: viene impiegato ovunque, dal ruolo di mezzala fino a quello di esterno e addirittura seconda punta, come dovrebbe giocare proprio a San Siro.

Llorente è devastante dal punto di vista fisico, con i suoi strappi e gli inserimenti e in più ha dimostrato in questi anni di vedere molto bene la porta.

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Il grande punto debole, invece, come dicevamo all’inizio è la difesa: Gimenez e Savic non danno più garanzie, Witsel è stato convertito a centrale e Reinildo ha vissuto tanti mesi fuori dal campo a causa di un infortunio.

In campionato l’Atlético ha incassato 26 reti in 25 partite, ma il vero problema dei Colchoneros è soprattutto il rendimento in trasferta: 14 gol subiti in 12 partite in Liga e soltanto 8º posto in Liga lontano dal Metropolitano. Un aspetto che l’Inter dovrà assolutamente provare a sfruttare.