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·12 luglio 2025

Inter, negli abbonamenti pesano ancora i procedimenti della Curva

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Tra le clausole per i nuovi abbonamenti dell’Inter spicca il divieto di cedere l’abbonamento per gli abbonati in Curva Nord. Una situazione figlia delle indagini dello scorso anno.

CLAUSOLA PER LA CURVA – L’Inter ha finalmente reso noti i termini della sua campagna abbonamenti. Un passaggio fondamentale per i tifosi per iniziare la nuova stagione. Tra le clausole però se ne è notata in fretta una specifica. Dedicata, per così dire, ai tifosi del secondo anello verde. Quindi alla Curva Nord, il cuore del tifo nerazzurro. Una novità che ha una spiegazione ben precisa, che va sottolineata perché troppo spesso viene dimenticata.


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CESSIONE VIETATA – L’Inter, in poche parole, ha deciso di impedire agli abbonati nei vari settori del secondo anello verde la cessione dell’abbonamento tramite il cambio nominativo. Una pratica diventata particolarmente nota negli ultimissimi anni, e che in generale la società sta cercando di scoraggiare. Un’altra novità negli abbonamenti 2025-2026 infatti è che il cambio nominativo è possibile solo col pagamento di una sorta di tassa di passaggio. Questo però per gli altri settori dello stadio. In curva è semplicemente vietato. Con ogni livello di abbonamento. Perché questa scelta?

PROCURA ATTIVA – Il motivo è drammaticamente semplice. E per questo è comodo ignorarlo. L’Inter è ancora sotto la lente di ingrandimento della Procura di Milano per gli strascichi dell’inchiesta Doppia Curva. Tradotto, le forze dell’ordine non hanno per niente considerata chiusa la questione con gli arresti già effettuati. Il controllo sui tifosi, specialmente della curva, e sulla società è ancora attivo. E una delle aree più sensibili riguarda proprio i biglietti. Anzi, nello specifico gli abbonamenti.

QUESTIONE SPECIFICA – La rivendita con cambio nome di biglietti e soprattutto abbonamenti è stata infatti uno dei punti chiave dell’inchiesta. Negli anni coperti dall’indagine la cessione di titoli di ingresso tramite cambio nominativo era diventata un vero e proprio business. Parecchio remunerativo. I biglietti infatti erano praticamente introvabili, specialmente in curva, e molti tifosi erano disposti a pagare cifre decisamente più alte del prezzo di vendita iniziale per presenziare allo stadio. La richiesta insomma ha creato e alimentato una domanda che negli anni ha trovato risposta diffusa, coi social protagonisti di una sorta di mercato parallelo sempre più frequentato da venditori e acquirenti. Una situazione arrivata al punto tale che la cessione dell’abbonamento col cambio nominativo era data per scontata, normale, anzi il primo canale per trovare posto a San Siro. Una situazione che la procura ha evidentemente chiesto all’Inter di cambiare, di far tornare a canoni più consoni. Muovendosi attivamente per tenere tutto sotto controllo. In primis la curva, onde evitare il ritorno di interessi di un certo tipo. E la società ha risposto.

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