DirettaCalcioMercato
·23 settembre 2024
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Dopo una straordinaria stagione conclusa lo scorso anno con il titolo di capocannoniere con 24 reti e con lo Scudetto conquistato con l’Inter, la nuova stagione per Lautaro Martinez è partita decisamente in salita.
Dopo sei vittorie consecutive nel derby di Milano, ieri sera Matteo Gabbia ha interrotto questo lunghissimo filotto di successi dell’Inter di Simone Inzaghi. Una sconfitta nel derby dopo un dominio importante e così longevo ci può stare, ma saranno dei giorni di grande lavoro dalle parti di Appiano Gentile. Il primo che dovrà dare una scossa importante alla squadra sarà sicuramente il capitano, Lautaro Martinez. L’inizio di stagione dell’argentino è stato poco esaltante: la voglia di segnare è evidente, ma al momento El Toro non è ancora riuscito a mettere il timbro.
Contestare l’inizio di stagione poco brillante e se vogliamo anormale di Lautaro Martinez in termine di numeri, può risultare facile, ma c’è da dire che il dieci nerazzurro arriva da dei mesi davvero intensi e senza sosta. Prima la cavalcata con l’Inter fino alla conquista del ventesimo Scudetto conquistato da capocannoniere e da uomo copertina assoluto. Poi la Copa America disputata e vinta con l’Argentina di Lionel Scaloni. Insomma El Toro ha conquistato due titoli tra club e Nazionale da grande protagonista, e forse questa assenza di sosta personale sta influendo in questo inizio di stagione.
Farne un caso sarebbe vergognoso, perché il capitano nerazzurro ha soltanto bisogno di carburare minuti e cercare un po’ di serenità. Il gol arriverà presto e una volta sbloccato siamo certi che l’argentino tornerà ad essere la solita macchina da gol. Anche perché alla fine manca solo il gol, perché per il resto le prestazioni sono ottime, anche come visto ieri sera nel derby. Basta vedere il gesto tecnico e di grande intelligenza nel procurare l’assist vincente per il gol di Dimarco, oppure l’acrobazia aerea spalle alla porta nell’occasione da gol paralizzata da l’ottimo intervento di Maignan.
La voglia c’è però il gol, il grande obiettivo di ogni attaccante, continua a mancare e anche da un po’. L’argentino ha realizzato soltanto un gol nelle ultime tredici partite in nerazzurro e l’ultimo risale addirittura a maggio scorso, nella vittoria per 5-0 contro il Frosinone. Ma Martinez non è l’unico, perché fa “sorridere” anche il contemporaneo calo anche del vice capocannoniere della scorsa stagione in Serie A, Dusan Vlahovic (con 16 gol), con il serbo che in questa stagione ha realizzato due gol nelle prime cinque di campionato.
La chiave di lettura dell’attuale condizione di Lautaro Martinez arriva dal diretto interessato. Il sovraccarico di partite e impegni e notevole, e Lauti in questo momento è consapevole di essere in affanno e in ritardo di condizione, come da lui dichiarato ieri sera ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta nel derby.
“Dobbiamo migliorare tantissimo, abbassare la testa e pedalare. Lavorare tantissimo per alzare il livello, io per primo. Mi assumo la responsabilità essendo il capitano. Non sto facendo il lavoro che ho fatto l’anno scorso, sono in ritardo. Sarà il primo che lavorerà ad Appiano zitto”.
Bisogna avere pazienza e pedalare in silenzio, è questo il messaggio del capitano nerazzurro per se stesso e per tutta la squadra. Una sconfitta nel derby è sempre difficile da smaltire, ma Lautaro Martinez è pronto a caricarsi nuovamente sulle spalle tutta la banda nerazzurra.