Inter, inflitta la sanzione a Lautaro per l’espressione blasfema: 5.000 di ammenda | OneFootball

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·7 aprile 2025

Inter, inflitta la sanzione a Lautaro per l’espressione blasfema: 5.000 di ammenda

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È arrivata la decisione circa l’espressione blasfema di cui era stato accusato Lautaro Martinez.

Si conclude finalmente il caso legato alle bestemmie pronunciate da Lautaro Martinez dopo la partita Juventus-Inter, con il calciatore che ha deciso di patteggiare. La situazione, che aveva generato molto clamore, ha visto la FIGC annunciare il patteggiamento dell’attaccante dell’Inter, evitando così una squalifica immediata. L’incidente risale a due mesi fa, quando, durante il post partita contro la Juventus, il labiale di Lautaro aveva fatto il giro dei media, facendo pensare che avesse pronunciato parole blasfeme. Tuttavia, la mancanza di un audio chiaro dalla trasmissione TV aveva impedito una sanzione diretta in base alle immagini, lasciando il giocatore a disposizione per le successive partite, incluso il delicato big match Scudetto contro il Napoli, dove era sceso regolarmente in campo.


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Con la decisione di patteggiare, Lautaro Martinez chiude questo capitolo, senza subire una squalifica da parte della FIGC. La notizia è stata confermata attraverso un comunicato ufficiale rilasciato dalla Federazione nel pomeriggio di lunedì 7 aprile. In tal modo, si conclude una vicenda che aveva creato un ampio dibattito sui regolamenti e sull’applicazione delle sanzioni in questi casi.

Il comunicato della FIGC su Lautaro

“A seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti (ex art. 126 CGS), il calciatore dell’Inter Lautaro Javier Martinez è stato sanzionato con un’ammenda di 5.000 euro.

A carico del calciatore nerazzurro era stato aperto un procedimento per violazione dell’art. 4, comma 1, e dell’art.37 del Codice di Giustizia Sportiva “per avere, al termine dell’incontro Juventus-Inter disputato lo scorso 16 febbraio e valevole per la 25ª giornata del campionato di Serie A, pronunciato per due volte un’espressione blasfema come risulta evidente dalle immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale”.

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