Inter, il mercato è stato determinante: i neo-campioni d’Italia hanno vinto grazie ai colpi estivi | OneFootball

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·23 aprile 2024

Inter, il mercato è stato determinante: i neo-campioni d’Italia hanno vinto grazie ai colpi estivi

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Alla vigilia del campionato si parlava di una rosa interista indebolita dalle partenze dei vari Onana, Skriniar, Brozovic, Dzeko e Lukaku. Il team mercato guidato da Marotta e Ausilio è stato capace di costruire una squadra vincente, nonostante le limitazioni finanziarie. Dalla scelta di Sommer al colpo Thuram, riviviamo gli affari che hanno portato l’Inter alla seconda stella. Lo riporta Eurosport…

Inter, il mercato è stato determinante: i neo-campioni d’Italia hanno vinto grazie ai colpi estivi

L’Inter è campione d’Italia per la ventesima volta, un traguardo speciale conquistato grazie al lavoro combinato di squadra, staff tecnico e dirigenza. Il club ripartiva da una stagione che l’aveva vista raggiungere la finale di Champions, ma in campionato i nerazzurri non erano andati oltre il terzo posto a -18 dal Napoli. L’obiettivo Scudetto necessitava di una campagna di rinforzo in ogni reparto e un ampliamento della rosa a livello numerico per gestire al meglio le varie competizioni. Nonostante le limitazioni finanziare imposte dalla proprietà, il team guidato da Marotta e Ausilio è stato in grado di condurre un mercato efficace, pur dovendo gestire alcune partenze illustri. Facciamo un passo indietro, rivivendo le operazioni in entrata e uscita che hanno modellato la rosa.


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La dirigenza nerazzurra deve necessariamente fare cassa e il giocatore sacrificato è André Onana, il portiere che in una sola stagione ha saputo farsi amare dai tifosi. L’offerta dello United è di quelle irrinunciabili: 50 milioni più 5 di bonus. Un capolavoro, considerando che il portiere camerunese era arrivato solo 12 mesi prima a parametro zero dall’Ajax.

In entrata l’obiettivo sembra essere Trubin dello Shakhtar Donetsk, con Sommer destinato a ricoprire il ruolo della riserva di esperienza. L’accordo con l’ucraino non arriva, mentre si chiude per lo svizzero dopo una lunga trattativa con il Bayern. A 35 anni sarà lui a difendere i pali della porta interista, il primo colpo “low cost” azzeccato dalla squadra mercato. Per il ruolo di “secondo” viene scelto l’affidabile Audero che prende il posto di Handanovic.

Situazione intricata anche in difesa. L’Inter perde a zero Skriniar che saluta tutti e va al PSG. La difesa è stato il punto debole della stagione 2022/2023 e servono rinforzi. L’acquisto più oneroso della sessione estiva riguarda proprio un centrale: Benjamin Pavard. Difensore campione del Mondo con alle spalle l’esperienza a livello europeo maturata al Bayern Monaco, è il profilo di alto livello che serve nella linea a 3 di Inzaghi. C’è bisogno di un altro innesto per sostituire il partente D’Ambrosio e la società si muove su un profilo giovane e di prospettiva come Bisseck. Il tedesco saprà guadagnarsi il suo spazio nel corso della stagione.

Marcelo Brozovic è giunto al termine del suo ciclo all’Inter e sceglie la via dell’Arabia Saudita. La cavalcata verso la finale di Champions ha definito il trio di intoccabili a centrocampo formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. L’uscita del croato non altera troppo gli equilibri e serve a finanziare, in parte, l’acquisto di Frattesi dal Sassuolo. Una mezz’ala di inserimento che porta in dote una buona dose di gol. Non riuscirà a prendersi i gradi di titolare, ma sullo Scudetto c’è anche la sua firma.

Una vera e propria rivoluzione è quella che plasma l’assetto offensivo. Il progetto tecnico di Marotta e Ausilio prevede la riconferma di Lukaku: nel cuore dell’estate si trova l’accordo col Chelsea per il ritorno a Milano del belga. Poi si consuma la clamorosa spaccatura tra giocatore e dirigenza, e l’affare salta definitivamente. Nel frattempo arriva a parametro zero Thuram, che nei progetti iniziali sarebbe dovuto essere la riserva di Lautaro Martinez e Lukaku. L’assenza di “Big Rom” e l’inserimento del francese costituiscono la svolta tattica dell’Inter 2023/2024. La squadra si adatta alla nuova coppia, diventando ancora più imprevedibile per gli avversari. Thuram garantisce gli strappi in verticale, ma è bravo anche tecnicamente aumentando le possibilità di sviluppo dell’azione palla a terra. L’intesa con Lautaro è immediata e il nuovo partner riporta l’argentino al ruolo di finalizzatore.

Inzaghi ha bisogno di alternative per non arrivare con il fiato corto nella fase decisiva della stagione. Oltre a Lukaku, sono partiti anche Dzeko e Correa. Il budget non permette spese pazze e si deve puntare sull’usato sicuro, in questo caso su due ritorni: si rivedono in nerazzurro Arnautovic e Sanchez. Le loro non saranno stagioni eccezionali, ma daranno entrambi un buon contributo nelle rotazioni facendo respirare il magico duo titolare.

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