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Marco Alessandri·18 aprile 2025
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Marco Alessandri·18 aprile 2025
L'Inter conquista la semifinale di Champions League e lo fa giocando due gare da grande squadra. Vincere a Monaco non accade tutti i giorni e non lo scopriamo certo oggi. Rimontare in tre minuti nel match di ritorno nemmeno, ma è sintomo di un gruppo che ormai è davvero al pari delle grandi d'Europa.
Non è un segreto, a sentirsi tali sono in primis i giocatori dell'Inter, che più volte anche pubblicamente hanno ammesso di essere "ingiocabili", per citare Mkhitaryan.
Questa consapevolezza nasce da quanto fatto in questi anni, dal livello di calcio mostrato e - da non sottovalutare - dalla stima di colleghi e allenatori.
Ma non solo. Un dato relativo alla Champions in corso sottolinea ancora una volta la grandezza della stagione dei nerazzurri.
Fino a questo punto, infatti, l'Inter è stata in svantaggio per appena 653 secondi, vale a dire 10 minuti e mezzo.
Nessun'altra squadra ha fatto meglio o si è anche solo avvicinata. Il Barcellona è avvisato. Per andare a Monaco a giocarsi la finale, i blaugrana dovranno prima vedersela con Acerbi, Pavard, Bastoni e tutti gli altri.
Ecco, per come si sviluppa il gioco di Flick e di Inzaghi, l'Inter è probabilmente l'avversario più ostico delle tre semifinaliste per i catalani. Di contro, la linea altissima della difesa del Barcellona sembra apparecchiare lo scenario perfetto per le discese di Dimarco, Carlos Augusto e Dumfries, sempre che l'olandese riesca a rientrare in tempo per la doppia sfida.
La fiducia, insomma, è tanta ed è giusto che sia così. Tra le quattro arrivate fino in fondo, l'Inter è quella che difende meglio. L'unica - lo ricordiamo - che negli ultimi otto mesi di Champions è stata in svantaggio per una decina di minuti appena.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors