Inter, da Lenovo a Credit Agricole: i ricavi dagli sponsor | OneFootball

Inter, da Lenovo a Credit Agricole: i ricavi dagli sponsor | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·7 agosto 2020

Inter, da Lenovo a Credit Agricole: i ricavi dagli sponsor

Immagine dell'articolo:Inter, da Lenovo a Credit Agricole: i ricavi dagli sponsor

Diversi nuovi sponsor sono arrivati in casa Inter nel corso della stagione 2019/20. Da Lenovo a Manpower, il club nerazzurro ha visto salire le cifre legate alle sponsorizzazioni in Europa, che dal 2018 il club nerazzurro gestisce internamente dopo la conclusione dell’accordo con Infront.

Nei documenti ufficiale che Calcio e Finanza ha potuto visionare, il club nerazzurro rende note le cifre di alcuni di questi nuovi contratti, a partire da Lenovo.


OneFootball Video


Il 7 luglio 2019, l’Inter ha siglato un accordo di sponsorizzazione con Lenovo fino al 30 giugno 2022: l’azienda diventa “Global Technology Partner” dell’Inter, comparendo inoltre sul retro della divisa della maglia d’allenamento. “L’accordo con Lenovo prevede una quota di sponsorizzazione di 3,0 milioni di euro a stagione”, si legge nei documenti. “Lenovo ha il diritto di terminare l’accordo se Inter concede diritti di sponsorizzazione a qualsiasi concorrente di Lenovo impegnato nella stessa attività o, indipendentemente dall’attività gestita dal concorrente, se Inter concede diritti di sponsorizzazione a determinati concorrenti di Lenovo”.

Sempre nel corso del 2019, il club nerazzurro ha firmato un accordo di sponsorizzazione con Manpower Italia: scadenza al 30 giugno 2022, Manpower è diventata Premium Partner e Official HR Partner dell’Inter.  “L’accordo con Manpower prevede una quota di sponsorizzazione di 950.000 euro a stagione. Se l’Inter si qualifica per la UEFA Champions League, il club incassa un bonus di € 50.000 a stagione e se l’Inter vince il campionato di Serie A, un bonus di € 50.000 a stagione”, si legge nei documenti.

“Manpower ha il diritto di risolvere il contratto per determinati motivi, tra cui: (i) se l’Inter concede identici diritti di sponsorizzazione a qualsiasi concorrente di Manpower impegnato nella stessa attività, (ii) se la struttura aziendale dell’Inter è soggetta a una riorganizzazione, ristrutturazione, trasformazione o modifica, nonché a un cambio di controllo nella proprietà, nella misura sola ed esclusiva che tale evento renda impossibile per l’Inter adempiere ai propri obblighi ai sensi del contratto, e (iii) se quattro o più partite a stagione si giocano in un impianto sportivo diverso da quello in cui solitamente gioca o si gioca a porte chiuse la prima squadra dell’Inter”. Tema che potrebbe essere tornato in auge per la situazione Covid, anche se nei documenti non viene specificato nulla a riguardo e nel sito dell’Inter Manpower compare ancora tra i partner.

Infine, nei documenti l’Inter analizza anche il contratto con Crédit Agricole Cariparma SpA, firmato il 28 giugno 2018 e che scadrà il 30 giugno 2021. L’accordo concede a Crédit Agricole alcuni diritti pubblicitari in qualità di Top Partner e Banca Ufficiale dell’Inter. Crédit Agricole può intolre commercializzare carte di pagamento con marchio Inter, appositamente progettate per i fan dell’Inter.

“L’accordo con Crédit Agricole prevede una commissione di sponsorizzazione aggregata di 4,8 milioni di euro durante la durata del contratto (ossia 1,5 milioni di euro per la passata stagione 2018/2019, 1,6 milioni di euro per la stagione 2019/2020 in corso e 1,7 milioni di euro per la prossima stagione 2020/2021)”, si legge nei documenti.

“Inoltre, se l’Inter si qualifica alla UEFA Champions League, il club incassa un bonus di 200.000 euro a stagione e se l’Inter vince il campionato di Serie A un bonus di 200.000 euro a stagione. Crédit Agricole ha il diritto di risolvere il contratto per determinati motivi, tra cui: (i) se l’Inter concede ad altri istituti bancari diritti di sponsorizzazione o diritti di denominazione del centro di formazione o di San Siro, (ii) se il Gruppo Suning cessa di possedere direttamente o indirettamente l’Inter o l’Emittente e ciò fa sì che il Gruppo Suning cessi di detenere il 51% del capitale con diritto di voto dell’Inter o dell’Emittente e (iii) se l’Inter cessa di giocare nel campionato di Serie A”.

Visualizza l' imprint del creator