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·17 marzo 2019
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·17 marzo 2019
di Emanuele Landi –
Finisce con la gioia nerazzurra e con il rimpianto rossonero il derby di Milano. L’Inter ritrova il terzo posto e manda i cugini a due lunghezze di distanza. 3 e 2 numeri che ricorrono anche nel tabellino con un successo dell’Inter meritato per quanto visto e prodotto nella prima frazione. Tutto poteva rovesciarsi nel finale dove un riflesso di Handanovic prima e un salvataggio miracoloso di D’Ambrosio poi hanno protetto il vantaggio per la banda di Spalletti. Già proprio il tecnico toscano espulso nel finale, sintomo di un nervosismo evidente, mostrato anche da Kessiè verso un compagno in panchina. La posta in palio era tornata alta nella stracittadina milanese: questa sfida contava di nuovo per l’alta classifica e per la lotta alla Champions League. Di questo il calcio italiano deve essere contenta: Inter e Milan stanno tornando e si sono affrontate senza esclusioni di colpi.
I nerazzurri giocano la loro classica partita da stracittadina: una partita con un solo risultato a disposizione, tirando fuori risorse fisiche e tecniche rimaste nascoste nelle ultime uscite di campionato e di Europa League. I rossoneri, invece, entrano in campo un po’ più compassati e frastornati. Le tante certezze del Milan (fase difensiva eccellente, centrocampo muscoli e qualità) sembra sbiadito nella prima frazione. Troppa sufficienza su alcuni palloni mollati da parte dei giocatori del Diavolo mentre gli avversari hanno giocato con il coltello dai denti. Nella seconda parte della ripresa, invece, quando le forze son cominciate a venir meno tra i nerazzurri il Milan ci ha creduto ma non è riuscito nel miracoloso pareggio. L’Inter sa come preparare queste partite, il Milan nelle ultime stagioni sembra soffrirle.
L’Inter da derby comincia meglio e a tratti gioca un bel calcio nel primo tempo riuscendo a trovare sempre l’uomo tra le linee. Vecino, in goal subito, è bravo ad allungare il Milan ed a creare scompiglio nel fragile centrocampo rossonero del primo tempo. Nella ripresa, poi, il gol di De Vrij sembra chiudere i conti ed è qui che il Milan capisce di dover attaccare la spina. E’ troppo tardi, però, perché il goal di Bakayoko viene subito cancellato dal rigore di Martinez. Qui si rivede l’orgoglio e la grinta rossonera ma non basta a Gattuso e i suoi. Musacchio la riapre ma nel finale succede di tutto tra espulsione revocata a Conti, allontanamento di Spalletti e occasioni finali che non bastano per riequilibrare il match. Ai punti forse l’Inter ha meritato di vincere e il Milan non abbastanza.