Inter, che declino per Suning! L’ex proprietà cinese ha dichiarato bancarotta | OneFootball

Suning, ex proprietà dell’Inter, ha dichiarato bancarotta in Cina a seguito delle gravi perdite di questi anni.

Tre holding, appartenenti a Zhang Jindong, ex proprietario dell’Inter, hanno dichiarato bancarotta in Cina, avviando un processo di ristrutturazione del debito. Un declino che si è concluso con la peggiore delle ipotesi dovuto agli investimenti, in gran parte perduti, effettuati dalla società Suning in questi anni. Oltre alla vicenda che riguarda l’Inter, club portato in finale di Champions League ma lasciato in una grave crisi finanziaria a Oaktree, che ha escusso il pegno dopo che la famiglia Zhang non aveva saldato un debito di 395 milioni, ci sono diversi altri casi significativi: Carrefour, Wanda e, soprattutto, Evergrande. Le stime sugli investimenti fatti tra il 2012 e il 2020 superano i 10 miliardi di euro, e la maggior parte di essi sono andati in fumo.

Inter, Suning in bancarotta: accettata la richiesta di fallimento

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il 7 febbraio, il National Enterprise Bankruptcy Reorganization Case Information Network – ente responsabile per le bancarotte e le riorganizzazioni aziendali – ha reso noto che il 26 gennaio 2025 la Corte Centrale di Nanchino ha accettato la richiesta di fallimento e ristrutturazione avanzata da Suning Appliance Group, Suning Holdings Group e Suning Real Estate Group. Nelle prossime settimane si terranno i primi incontri con i creditori. In particolare, due delle holding coinvolte, Suning Appliance Group (1,4%) e Suning Holdings Group (2,75%), sono quelle tramite cui Zhang Jindong detiene una piccola partecipazione in Suning.com. Quest’ultima, inoltre, è la holding con cui la famiglia Zhang aveva il controllo dell’Inter.