Inter Milan
·22 settembre 2024
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·22 settembre 2024
Non c'è un'altra notte di gloria, non c'è la settima stracittadina di fila vinta. Per una volta raccontiamo un derby storto, nato con il vantaggio del Milan, ripreso da un monumentale Dimarco, tenuto vivo dalle parate di uno straordinario Sommer. Il gol al minuto 89 di Gabbia, però, taglia le gambe al finale della squadra di Inzaghi. Stanca dopo la trasferta di Manchester di mercoledì, la formazione nerazzurra si arrende: 1-2 e prima sconfitta stagionale. E così dopo cinque giornate sono 8 i punti in campionato, con il prossimo appuntamento in programma sabato a Udine. Si capisce fin dai primi minuti che non sarà la classica serata nerazzurra. Perché il Milan, agguerrito dopo i passi falsi di inizio campionato, va all'attacco: lo fa anche con il modulo, un 4-2-4 tutto a trazione offensiva, con Leao e Pulisic sugli esterni e il doppio centravanti, Morata-Abraham. E' un'aggressione un po' isterica ma che complica il piano partita di Barella e compagni. Dopo 10 minuti, infatti, il Milan è già in vantaggio, sfruttando proprio movimenti inediti, che permettono a Pulisic di incunearsi e di andare a segnare con un'azione solitaria. L'Inter prova a reagire, ma spesso lascia campo alle ripartenze del Milan, che trova tanti metri da attaccare con forza e velocità. Sono i cambi di gioco le uniche armi che la squadra di Inzaghi trova per aprire le maglie avversarie. Al 28' è proprio da un lancio di Barella che nasce l'azione del pareggio: da destra a sinistra per Dimarco che appoggia e si butta nello spazio. Lautaro lo trova con precisione, il sinistro di Federico è chirurgico, carico di voglia e interismo: 1-1, San Siro è una bolgia nerazzurra. Il finale del primo tempo è lo spezzone di gara migliore per l'Inter: Thuram si vede negare il gol da un autentico miracolo di Maignan, poi sempre Tikus manca l'appuntamento con il pallone su un colpo di testa all'apparenza comodo.
La ripresa vede l'Inter più in difficoltà: Sommer inizia il suo show, con parate da super campione. Sono veri e propri miracoli, che tengono i nerazzurri in piedi. Pronti via e Yann vola e dice no alla zuccata di Leao. Inzaghi cambia tanto in mezzo: escono Dumfries, Mkhitaryan, Calhanoglu e poi Barella, per fare spazio a Darmian, Frattesi, Asllani e Zielinski. Le azioni personali di Leao sulla sinistra scavano solchi importanti, ma il portoghese trova sempre Sommer sulla sua strada. Anche Abraham partecipa alla fiera del quasi-gol. Tutti segnali di una Inter un po' alle corde, anche perché davanti non riesce ad alleggerire, nonostante qualche strappo di Thuram. Così, letale, all'89' arriva il gol di Gabbia: punizione dalla trequarti, stacco in solitaria e palla nel sette. Un colpo troppo duro per questa Inter, che con coraggio ha comunque provato una reazione nel finale.
Marcatori: 10' Pulisic (M), 28' Dimarco (I), 89' Gabbia (M)
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni (30 Carlos Augusto 82'); 2 Dumfries (36 Darmian 63'), 23 Barella (7 Zielinski 74'), 20 Calhanoglu (21 Asllani 63'), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 63'), 32 Dimarco; 9 Thuram, 10 Lautaro. A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 8 Arnautovic, 11 Correa, 31 Bisseck, 42 Palacios, 99 Taremi. Allenatore: Simone Inzaghi.
MILAN (4-4-2): 16 Maignan; 22 Royal, 46 Gabbia, 23 Tomori, 19 Hernandez; 11 Pulisic (17 Okafor 78'), 29 Fofana, 14 Reijnders, 10 Leao (21 Chukwueze 87'); 90 Abraham (31 Pavlovic 92'), 7 Morata (8 Loftus-Cheek 78'). A disposizione: 25 Raveyre, 96 Torriani, 9 Jovic, 18 Zeroli, 20 Jimenez, 28 Thiaw, 42 Terracciano, 80 Musah. Allenatore: Paulo Fonseca.
Ammoniti: Mkhitaryan (I), Fofana (M), Calhanoglu (I), Asllani (I), Dimarco (I) Recupero: 1' - 6'. Note: ammonito S. Inzaghi (I)
Arbitro: Mariani. Assistenti: Bindoni, Tegoni. Quarto ufficiale: Ayroldi. VAR: Di Paolo. Assistente VAR: Paterna.