Inter Barcellona, Altobelli: «Lautaro ci sarà, me lo sento; è la partita dell’anno, si può fare l’impresa» | OneFootball

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Calcionews24

·5 maggio 2025

Inter Barcellona, Altobelli: «Lautaro ci sarà, me lo sento; è la partita dell’anno, si può fare l’impresa»

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Le parole di Spillo Altobelli in vista di Inter Barcellona, semifinale di ritorno di Champions League di domani sera

Alessandro Altobelli ha parlato a la Gazzetta dello Sport in vista della sfida di domani sera a San Siro Inter Barcellona, gara decisiva per i nerazzurri per raggiungere l’obiettivo finale di Champions League. Di seguito le parole di Spillo.

LAUTARO TORNA COL BARCELLONA«Ok, basta così. Non ho bisogno di aggiornamenti dettagliati, Lautaro col Barcellona ci sarà, punto e basta. Me lo sento da mercoledì scorso, da quando lo abbiamo visto uscire a Montjuic. Sono stato capitano dell’Inter anch’io, so che cosa significa dare tutto per giocare una partita così».


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COSA SIGNIFICA UNA PARTITA COSÌ«Inter-Barcellona è la partita dell’anno, anzi di più. Per posta in gioco, per valore dell’avversario, per quello che rappresenta per il momento della carriera di Lautaro, è una di quelle che giochi una volta ogni… non so quanto. E Lautaro è l’Inter. Per questo ero sicuro che avrebbe stretto i denti, facendo di tutto per giocare».

CHE ESEMPIO DÀ UN CAPITANO COSÌ«Lautaro non deve dimostrare niente a nessuno, perché dà l’esempio ogni giorno: è l’ultimo a mollare, lo vedi lottare anche nel recupero di una partita già decisa. Detto questo, il recupero lampo per il Barcellona è un segnale forte per tutto l’ambiente. E l’Inter ricambierà, mettendosi al servizio del suo uomo più importante».

COME STA DAVVERO LAUTARO«Ah beh, questo può saperlo solo lui. Ma già averlo in campo dà la carica a tutti: compagni, Inzaghi, tifosi. Ricordate l’esultanza col Bayern? Ecco, per battere il Barça servirà tutto questo. Mi piace pensare che possa fare come… Altobelli».

CHE COSA INTENDE«Aprile ’86, semifinale di ritorno Uefa col Real al Bernabeu. Mi fanno male, ginocchio gonfio, esco. Si perde ai supplementari. Giovedì Corso mi chiede: “Che fai, vai a casa o resti?”. Resto. Quattro giorni dopo titolare col Como: tripletta. Ecco, Lautaro può fare lo stesso».

IL BARCELLONA È L’AVVERSARIO PEGGIORE«Sì, sono fortissimi, pieni di talento, lo hanno dimostrato all’andata. La stagione lunga ora si sente sulle gambe dell’Inter. Ma nel calcio nulla è scontato: si può fare l’impresa».

PERCHÉ CREDERCI ANCORA«Per la storia dell’Inter con Inzaghi: raramente ha fallito appuntamenti così. E poi c’è quel 3-3 al Camp Nou: eravamo avanti 2-0, poi di nuovo in vantaggio. Quel pari ha dato forza. Ora tutti sanno che si può arrivare in finale».

E IL CAMPIONATO«Tre partite, si può vincerle tutte e sperare, ma ora la Champions passa sopra tutto. In Europa l’Inter ha dimostrato di avere tutto per alzare la coppa: difesa, spirito, gioco e due attaccanti decisivi. Lo scudetto? Dipende dal Napoli. In Champions, invece, il destino è nelle nostre mani».

PRIORITÀ ALL’EUROPA«Cosa c’è di più bello che vincere una Champions? Sarebbe il sigillo perfetto sul ciclo di Simone e di questo gruppo. Lautaro ha vinto tutto con l’Inter e con l’Argentina. Gli manca solo questa. E quando il destino chiama…».

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