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Andrea Agostinelli·3 novembre 2018
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Andrea Agostinelli·3 novembre 2018
In un weekend caratterizzato dalla polemiche arbitrali non è stato facile trovare argomenti divertenti e curiosi ma non preoccupatevi perchè anche questa volta ce l’abbiamo fatta alla grande.
Lucas Podolski ha abbracciato in tutto e per tutto la cultura giapponese, tanto da voler diventare un esperto di arti marziali. A giudicare dalla locandina di Nagoya-Vissel Kobe, gli allenamenti stanno dando i propri frutti dato che l’attaccante tedesco è in grado di creare un’onda d’urto con il proprio pensiero.
Fortunatamente per il Vissel Kobe (e anche per noi appassionati) in squadra c’è chi pensa solamente al calcio ed è in grado di deliziare il pubblico con giocate sopraffini. Stiamo parlando ovviamente di Andres Iniesta che ieri ha illuminato il cielo di Nagoya con un assist geniale proprio per Poldi-San.
Inutile sottolineare che senza le lezioni di karate, Podolski non sarebbe mai stato in grado di colpire il pallone in quel modo.
In Argentina è già scattata la locura per la finale di Copa Libertadores fra Boca Juniors e River Plate. La passione per queste squadre è viscerale ma nemmeno in condizioni così stressanti come l’attesa di un SuperClasico che assegna il trofeo più importante del Sud America, qualcuno si era mai spinto a tanto: un tifoso del River Plate, infatti, ha deciso di chiamare suo figlio proprio come la squadra. Per l’esattezza Augustin Enzo River Plate.
Pensate a quale dispiacere potrebbe provare il padre se il piccolo Enzo dovesse diventare uno xeneize.
Ma alla fine ieri sera Bradaric il pallone l’ha preso con la spalla o con il braccio? Ma soprattutto: dove finisce uno e dove comincia l’altro?
Se non lo sapete non preoccupatevi, Onefootball vi offre una lezione gratuita di anatomia in collaborazione con QSVS.
Ieri pomeriggio il Karlsruhe, squadra di 3.Bundesliga, ha giocato la sua ultima partita al Wildparkstadion, il suo stadio di casa a partire dal 1955. Settimana prossima, infatti, partiranno i lavori di demolizione della struttura, primo passo della realizzazione di un nuovo impianto.
Per questo motivo i tifosi di casa hanno voluto celebrare l’occasione con una coreografia decisamente spettacolare.
Sempre a proposito di tifoserie calde, guardate cosa è successo in Polonia.
Quella che avete appena visto è la coreografia che i tifosi del Legia Varsavia hanno voluto realizzare in occasione del 100esimo anniversario dell’indipendenza polacca ma la cosa più incredibile è che la partita è cominciata regolarmente nonostante lo stadio fosse invaso dalla nebbia creata dai fumogeni.
Piccola comunicazione di servizio: Marcelo Brozovic ha perso completamente la testa.
Ecco a voi i gol più belli mai segnati davanti ad una tribuna deserta. Entrambi sono stati realizzati da Nikita Simdyankin, attaccante che milita nella Primavera dello Zenit.
C’è anche da dire che probabilmente sono i due gol più belli mai segnati su un campo così brutto.
D’altronde, voi lo avevate mai visto del fango su un campo sintetico?