Calcio e Finanza
·4 dicembre 2024
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In attesa del sorteggio per la fase a gironi, la FIFA è al lavoro per completare l’importante castello di sponsorizzazioni che dovrà reggere un torneo imponente, e dalle promesse importanti, come il Mondiale per Club. In questa ottica, nell’elenco è entrata anche Bank of America e, a breve, sono attese novità sull’assegnazione dei diritti televisivi.
Come riporta il britannico The Times, nonostante le difficoltà di reperimento delle ingenti risorse promesse, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha ribadito come non si provvederà alle riserve economiche del massimo organo del calcio mondiale per finanziare la competizione che prenderà il via il prossimo 15 giugno negli Stati Uniti.
Dopo le polemiche per la decisione di introdurre un nuovo torneo in un calendario già piuttosto intasato, senza dimenticare che le squadre giocheranno in un periodo che prima era dedicato al riposo post stagione e alla preparazione della nuova, i club partecipanti puntavano a incassare quasi 50 milioni di euro a testa, cifra che però difficilmente sarà raggiunta.
«L’obiettivo dell’amministrazione FIFA era rendere il Mondiale per Club autosufficiente e fare in modo che i ricavi generati dalla competizione fossero redistribuiti, senza che altri introiti della FIFA venissero investiti in esso – si legge nei verbali delle riunioni degli scorsi mesi presiedute da Infantino –. Il presidente ha ribadito le parole del segretario generale Mattias Grafstrom, sottolineando che il torneo sarebbe stato autosostenibile e che nulla sarebbe stato prelevato dalle riserve della FIFA».
Le ultime indiscrezioni parlano di una ricerca, da parte del massimo organo del calcio mondiale, di circa 760 milioni di euro totali per i diritti tv e fino a 1,1 miliardi per partnership e sponsorizzazioni. Nel 2023, invece, le riserve economico-finanziarie della FIFA era pari a 3,3 miliardi di euro.
E le indiscrezioni secondo le quali alcune emittenti in tutto il mondo siano state scoraggiate nell’investire sui diritti tv per le somme richieste dalla FIFA non fanno altro che allontanare quegli obiettivi legati agli introiti. Un sentimento di sfiducia da parte delle televisioni che è stato confermato anche da Simon Thomas, ex responsabile commerciale alla FIFA, che al New York Times ha dichiarato: «C’è una mancanza di fiducia nel mercato riguardo al torneo».
«Per molto tempo, sponsor ed emittenti non credevano nel torneo ed erano scettici sul fatto che si sarebbe realizzato – ha continuato Thomas –. Forse, con più tempo, un piano di marketing e impegni visibili da parte dei club, sarebbero saliti a bordo prima. Ma non c’è stata alcuna comunicazione di questo tipo, il che rende difficile venderlo in un breve lasso di tempo».
Intanto la FIFA ha raggiunto un accordo con Hisense, primo marchio che si è legato al Mondiale per Club 2025. L’azienda cinese di elettronica sponsorizzerà il VAR, mentre il colosso della birra AB inBev fara da title name per il premio di MVP in tutte le partite del torneo.