Calcio Femminile Italiano
·11 giugno 2025
Independiente Ivrea botta e risposta tra calciatrici e proprietà

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·11 giugno 2025
Nei giorni scorsi è arrivato un botta e risposta tra le calciatrici dell’Indipendente Ivrea e la società del club piemontese. Sulle colonne di Piemonte Sport, infatti, è stata pubblicata prima una lettera delle calciatrici, inviata alla stessa redazione, che manifestavano il loro malumore per lo spostamento delle attività sportive nella prossima stagione in Lombardia, a Caronno. Vi proponiamo proprio la lettera diffusa da Piemonte Sport.
Sono stati anni di crescita personale e calcistica. Ci hai arricchite di esperienze, ci hai permesso di coltivare nuovi rapporti umani, ci hai avvicinate a nuove realtà e ci hai fatto confrontare con squadre in tutta Italia. Ci hai permesso di crescere come squadra, di affrontare problemi e risolverli, di unirci sempre più verso un obiettivo comune. Quest’anno ci hai messo davanti a una sfida difficile: una nuova società subentrata in corso, nuovi compromessi, nuovi sacrifici, lunghe distanze. Uno sforzo che NON verrà ripagato. Questa nuova società, che ha riscattato il nostro nome, sposterà tutto a Caronno, rendendo vani i progressi raggiunti e costringendo un settore giovanile, costruito negli anni con grandi sforzi e difficoltà, a proseguire il proprio percorso lontano dalla positiva influenza di una prima squadra. Con questo trasloco societario muore un altro pezzetto di calcio femminile in Piemonte, regione già fortemente segnata dagli ingenti costi che questi campionati, senza assicurare un ritorno diretto, comportano. Abbiamo portato a termine un campionato tra molte difficoltà, pretendendo poco o nulla, chiedendo per lo più trasparenza e sincerità. Quando abbiamo domandato informazioni sul nostro futuro, ci è stato risposto, con molta calma, che al termine del campionato avremmo saputo qualcosa. Ma tutto ci aspettavamo, tranne di essere declassate a squadra B di una società che, mentre noi continuavamo a fare enormi sacrifici su più fronti, si impegnava a formare una nuova squadra, contattando altre ragazze e “dimenticandosi” di avere già un gruppo esistente. Oggi, la proposta per la prossima stagione è quella di continuare ad allenarsi sul territorio e disputare un campionato nella categoria più bassa del calcio femminile piemontese. Alcune di noi smetteranno, altre cercheranno a fatica un’altra squadra, e ad altre verrà sicuramente proposto di continuare a Caronno. Il futuro è incerto per molte, ma l’unica cosa certa è che se il calcio è per tutti, per noi di Ivrea non lo è più. Sono stati sei anni meravigliosi ed è così che li ricorderemo!”
Non è mancata, poi, la riposta dello stesso club che sempre tramite la testata piemontese a replicato: Gentili Atlete, formiamo la presente per riscontrare, contestandone integralmente il contenuto, la Vostra inopinata, non concordata, non autorizzata iniziativa di cui all’articolo comparso il 4 Giugno 2025 sulla testata giornalistica Piemonte Sport a firma della giornalista Federica Fossi. Ebbene, in detto articolo, oltre a riportare la sgradevole immagine della protesta manifestata in campo ad esito dell’ultima partita di campionato, vengono recate notizie ed informazioni non corrispondenti al vero, fuorvianti e profondamente lesive della nostra reputazione.
Nell’articolo in parola: Nulla si dice del fatto che, grazie all’intervento dell’attuale proprietà, con il faticoso subentro nella problematica gestione passata ed accollo di tutti i debiti, inadempienze, rapporti non formalizzati e situazioni caotiche del tutto inaspettate ed inadeguate, l’Ivrea è oggi ancora viva. Nulla si dice della circostanza che, grazie all’intervento della nuova proprietà, la società è stata supportata da subito finanziariamente; sono stati immediatamente attivati i contatti con la comunità locale per presentare noi ed il progetto di Sostenibilità che abbiamo pregevolmente realizzato con la Caronnese. Nulla si dice del fatto che l’attuale proprietà ha dato supporto e continuità al settore giovanile (che, peraltro, aveva subito il ratto di una categoria) e sostenuto lo sforzo economico della Independiente cercando anche rafforzamenti dal punto di vista sportivo / manageriale / organizzativo. Ne verba sui programmi futuri che erano chiari sin dall’inizio e vedevano la nostra compagine rafforzare il settore femminile con un progetto ambizioso per puntare alla serie B come peraltro si sta facendo con la maschile che ha sfiorato promozione in serie D dopo i play off. Silenzio assordante sull’intenzione palese, manifestata a più riprese, di mantenere e sostenere il settore giovanile ad Ivrea e dare forma ad un team di primordine. Ma valga il vero. Riprendendo alcuni passi dell’articolo quivi contestato, si rileva come: Nessuno, dell’attuale proprietà ha mai inteso “… trasferire l’intera attività sportiva in Lombardia” (la circostanza è falsa o, quantomeno fuorviante!); Nessuno, dell’attuale proprietà ha mai … smentito “le promesse fatte in precedenza” (le intenzioni della nuova proprietà erano e sono chiare a tutti sin da subito!). Nessuno, dell’attuale proprietà ha un sentimento di “Inclusività a senso unico, direzione: Caronno Indep-END-iente” (la Sostenibilità in Caronnese è un fatto incontrovertibile e non tolleriamo che ci vengano mosse accuse di tal fatta!). Nessuno, dell’attuale proprietà, ha mai preteso di scendere a “… nuovi compromessi, …” (non ci appartiene l’idea del “compromesso”). Nessuno, dell’attuale proprietà “… ha riscattato il nostro nome, sposterà tutto a Caronno … costringendo un settore giovanile, costruito negli anni con grandi sforzi e difficoltà, a proseguire il proprio percorso lontano …” (abbiamo rilevato una società – e non il solo nome – e sarebbe assurdo ed illogico pensare di trasferire il settore giovanile in Lombardia!) Nessuno, dell’attuale proprietà, ha mai inteso creare una “squadra B” (semmai, come detto, puntiamo a portare la squadra in Serie B. La seconda squadra era un’ipotesi di lavoro dettata proprio della volontà – evidentemente non compresa e certamente non apprezzata – di non dissolvere il gruppo esistente, radicato nel territorio. Ma tant’è) Ciò detto e precisato, con ogni e più ampia riserva di adire le competenti autorità giurisdizionali per la tutela della reputazione e del buon nome dei sottoscritti e per la censura recisa delle condotte illecite a vario titolo da Voi tenute, in uno con il risarcimento del maggior danno subito e subendo, con la presente
VI DIFFIDAMO dal propalare – tanto meno sui siti e piattaforme social istituzionali! – ulteriormente informazioni e notizie denigratorie, diffamanti, lesive la nostra reputazione ed idonee a gettare discredito al nostro indirizzo, avvertendoVi che, in difetto, sarà nostra premura agire giudizialmente senza ulteriore avviso. Tanto Vi dovevamo. Con sincero dispiacere e risentito rammarico. La proprietà