Calcio e Finanza
·24 marzo 2025
Indagine San Siro, per la procura è un atto dovuto dopo un esposto

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·24 marzo 2025
L’apertura del fascicolo, attualmente classificato come modello 45, senza ipotesi di reato né indagati, sulla cessione dello stadio Meazza e delle aree limitrofe di San Siro, rappresenta un atto dovuto dopo la presentazione di un esposto nelle scorse settimane da parte di Luigi Corbani, ex vicesindaco di Milano e promotore del Comitato Sì Meazza per la salvaguardia dell’impianto.
Come riportato dall’ANSA, è quanto appreso dalla Procura a seguito della divulgazione dell’avvio dell’indagine conoscitiva. Secondo le informazioni disponibili, dopo aver inserito l’esposto nel fascicolo di modello 45, come previsto in questi casi, il procuratore Marcello Viola e l’aggiunta Tiziana Siciliano, responsabile del pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, procederanno con ulteriori approfondimenti, affidando le indagini alla Guardia di Finanza di Milano.
L’esposto è presentato contro ignoti per il reato di “invasione di terreni”. Il comitato guidato da Corbani ha segnalato la presenza di operatori impegnati in attività di carotaggio nelle aree circostanti lo stadio, in vista dell’avvio di un cantiere, e ha fornito i nomi di testimoni da ascoltare. Inoltre, sono emerse diverse contestazioni pubbliche sulla congruità del prezzo di vendita dell’impianto a Inter e Milan, che lo scorso 11 marzo hanno consegnato al Comune di Milano un dossier di 300 pagine con la loro proposta di acquisizione.
Il valore del Meazza e delle aree adiacenti è stato stimato dall’Agenzia delle Entrate, su richiesta del Comune, in 197 milioni di euro. Tuttavia, è stato evidenziato che le due società potrebbero beneficiare di un ‘sconto’, poiché i costi di demolizione e bonifica delle aree, pari a circa 70-80 milioni di euro, resterebbero a carico dell’amministrazione comunale.
La Procura condurrà accertamenti su tutti questi aspetti e, qualora emergessero eventuali danni alle finanze pubbliche, la questione potrebbe essere esaminata anche dalla Corte dei Conti.