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·29 ottobre 2022

Indagine Juve, dubbi dei giocatori: «Perché rinunciare agli stipendi?»

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«Perché dobbiamo rinunciare agli stipendi?». Sono questi i dubbi dei calciatori della Juventus legata alla cosiddetta “manovra stipendi”, al centro dell’indagine della Procura di Torino. Come riporta La Stampa, tra i primi ad avanzare perplessità sono Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, in particolare all’interno della chat di WhatsApp della squadra.

Il 28 marzo 2020, la società comunica «di aver raggiunto un’intesa con i calciatori e l’allenatore della Prima Squadra» sulla questione stipendi: ovvero «la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020». Tuttavia, secondo l’accusa, sarebbe di altro tenore la scrittura privata tra il presidente Agnelli e il capitano Chiellini, tra i documenti sequestrati dalla guardia di finanza. «Tre delle quattro rate – si legge – saranno redistribuite sui contratti in essere» nella stagione successiva.


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Opzione che sarebbe stata confermata dallo stesso Chiellini su WhatsApp: «Vi arriverà nei prossimi giorni un foglio che vale tutto e niente come quello che abbiamo firmato io e il presidente dove ci impegniamo a lasciare i restanti mesi di questa stagione». E poi ancora: «Per questioni legislative di Borsa la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi. È chiesto di non parlare nelle interviste sui dettagli di questo accordo». Higuain si preoccupa: «Ma ad aprile un mese ce lo pagano?».

La chat è stata acquisita dai procuratore aggiunto Marco Gianoglio che insieme ai pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello che coordinano l’inchiesta. L’accusa della procura è che la Juve, tramite false comunicazioni, plusvalenze artificiali e manovre stipendi, avrebbe nascosto «l’erosione del capitale sociale» così da «proseguire indebitamente» la negoziazione del titolo in Borsa.

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