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·18 febbraio 2021
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·18 febbraio 2021
Dopo sei anni dalla sospensione della Yemen League 2014-15, a causa dell’inizio della straziante guerra civile (ancora in corso), sembra tutto pronto per una nuova edizione della massima divisione yemenita, anche se rimangono forti i dubbi sulla sua reale fattibilità. Nel primo numero del nostro magazine abbiamo dedicato un intero articolo alla situazione calcistica (e non solo) del paese, che potete trovare qui.
Dal settembre 2014 lo Yemen è in perenne stato di guerra. Si fronteggiano tre schieramenti: quello dei ribelli sciiti Huthi appoggiati dallo stato iraniano, che controllano la zona settentrionale del paese (tra cui la capitale Sanaa). Nella parte meridionale sono invece insediati il governo ufficiale, presieduto dal presidente Hadi, e appoggiato dall’Arabia Saudita, e il movimento secessionista del sud con alle spalle gli Emirati Arabi Uniti. Ed infine sempre al sud e a oriente sono ancora presenti gli ultimi territori in mano ai terroristi.
Sebbene il conflitto bellico sembri ancora lontano da un definitivo cessate il fuoco, da circa un anno la situazione si sta stabilizzando. Questo ha permesso una lenta ma progressiva ripresa delle attività calcistiche nel paese, che ha portato prima all’organizzazione di brevi tornei locali, e poi nel gennaio 2020 alla Activation League, competizione a cui hanno preso parte le principali squadre yemenite, che si proponeva come una sorta di primo passo verso la riattivazione della serie A.
E a distanza di quasi un anno da quell’evento la Yemen Football Association ha ritenuto possibile ridare vita alla Yemen League. La competizione avrà inizio il prossimo 4 marzo (sarebbe dovuta partire il 15 febbraio, data poi posticipata a causa del lento processo di registrazioni dei calciatori) e vedrà coinvolte quattordici squadre provenienti da tutta la nazione. Il campionato prevede il classico girone all’italiana (con andata e ritorno), e la prima classificata, oltre ad essere coronata campione nazionale, avrà accesso alla fase preliminare dell’AFC Cup 2022, mentre le ultime quattro squadre retrocederanno in seconda divisone. Esatto, oltre alla Yemen League è prevista la ripartenza anche del secondo e terzo livello del calcio locale. Vista la situazione attuale, non è consentito il tesseramento di giocatori, ma sarà invece possibile accogliere il pubblico allo stadio. All’inizio di ogni partita i giocatori e lo staff saranno sottoposti a tampone.
Il campionato prevede la classica formula all’italiana, dove ogni squadra dovrà quindi affrontare tredici trasferte. Un numero piuttosto elevato, soprattutto perché i club dovranno uscire dal loro territorio per entrare in una zona controllata dal nemico. Nonostante la federazione abbia rassicurato le società sulla sicurezza del torneo rimangono forti perplessità. Ed infatti proprio lo scorso sabato, a pochi giorni dall’uscita del calendario, lo Wahda Aden S.C. ha deciso di ritirarsi dalla competizione proprio per ragioni di sicurezza. La squadra risiede infatti nella delicata città di Aden, la capitale dello schieramento governativo, e avrebbe in programma diverse partite proprio a Sanaa, l’ex-capitale ufficiale ora controllata dagli Huthi. A detta della società, lo Wahda avrebbe fatto più volte presente alla federazione le loro preoccupazioni, esortando l’YFA a rivedere il formato della competizione, senza tuttavia ricevere alcuna risposta.
Mancano esattamente due settimane all’inizio del campionato, e non è affatto escluso che anche altre squadre prendano la stessa decisione dello Wahda Aden, rendendo così forse necessaria una drastica revisione della competizione.
After six years since the suspension of the Yemen League 2014-15, due to the beginning of the harrowing civil war (still ongoing), everything seems to be ready for a new edition of Yemen’s top division, even if doubts remain strong about its real feasibility. In the first issue of our magazine we dedicated an entire article to the football situation (and not only) in the country, which you can find here.
Since September 2014, Yemen has been in a perpetual state of war. Three sides are facing each other: the Shiite Huthi rebels supported by the Iranian state, who control the northern part of the country (including the capital Sanaa). In the southern part there are the official government, presided by President Hadi and supported by Saudi Arabia, and the secessionist movement of the south with the United Arab Emirates behind it. And finally, always in the south and in the east there are still the last territories in the hands of terrorists.
Although the war conflict still seems far from a definitive ceasefire, for about a year the situation has been stabilizing. This has allowed a slow but progressive resumption of football activities in the country, which has led first to the organization of short local tournaments, and then in January 2020 to the Activation League, a competition in which the main Yemeni teams took part, which was intended as a sort of first step towards the reactivation of the premier league.
And almost a year after that event, the Yemen Football Association has deemed it possible to revive the Yemen League. The competition will begin on March 4 (it was supposed to start on February 15, but then postponed due to the slow process of player registration) and will involve fourteen teams from all over the country. The championship will feature the classic round-robin format (with a return leg), and the first placed team, in addition to being crowned national champion, will have access to the preliminary phase of the AFC Cup 2022, while the last four teams will be relegated to the second division. That’s right, in addition to the Yemen League, the second and third tiers of local soccer are also scheduled to restart. Given the current situation, no players will be allowed to join, but instead it will be possible to welcome the public to the stadium. At the beginning of each match, players and staff will be swabbed.
The championship provides the classic double round-robin format, where each team will then face thirteen trips. A rather high number, especially because the clubs will have to leave their territory to enter an area controlled by the enemy. Despite the fact that the federation has reassured the clubs about the safety of the tournament, there are still strong perplexities. In fact, just last Saturday, a few days before the release of the calendar, Wahda Aden S.C. decided to withdraw from the competition for security reasons. In fact, the team is based in the delicate city of Aden, the capital of the government, and would have scheduled several matches in Sanaa, the former official capital now controlled by the Huthi. According to the company, the Wahda would have repeatedly made their concerns known to the federation, urging the YFA to review the format of the competition, without however receiving any response.
There are exactly two weeks left until the start of the championship, and it is not at all excluded that other teams will take the same decision as Wahda Aden, thus perhaps making a drastic revision of the competition necessary.
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