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·24 maggio 2022

Il tradimento romanzato di Mbappé e un rinnovo che non deve sorprendere i tifosi del calcio odierno

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Il rinnovo di Kylian Mbappè ha provocato un terremoto mediatico nel mondo del calcio. L’annuncio di tre giorni fa ha suscitato grande entusiasmo tra i tifosi del PSG ed enorme disappunto tra i sostenitori del Real Madrid. La promessa fatta ai blancos è stata cancellata dalla barca di soldi offerta da Al-Khelaifi, presidente del club parigino. Un episodio controverso che rappresenta perfettamente i rapporti lavorativi presenti in questo sport.

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Le partite degli ottavi di finale di Champions tra PSG e Real Madrid hanno consacrato definitivamente il talento di Mbappè e confermato la grandezza del club spagnolo. Quella parigina è una squadra costruita per mettere insieme i pezzi più pregiati del panorama calcistico mondiale, ancora però priva di quelle connessioni celebrali e emotive che hanno caratterizzato gli elementi dei blancos. La tripletta di Benzema è il peso della Storia che si scontra con il folle tentativo di razionalizzare uno sport imprevedibile.


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Dopo la notizia del rinnovo del fuoriclasse ex Monaco, la Liga e il presidente Tebas hanno cominciato ad attaccare duramente la società di Al-Khelaifi, vista come un pericolo per la stabilità economica del calcio europeo e paragonata alla Superlega. Sono stati annunciati ricorsi alle autorità francesi e alla UEFA per quanto accaduto con il contratto di Mbappè. L’accordo raggiunto con il Real Madrid non è stato rispettato, nonostante tutti gli addetti ai lavori fossero sicuri del suo approdo alla corte di Ancelotti. I blancos perdono sicuramente la possibilità di rinforzare la squadra con uno dei 3 giocatori più forti in circolazione, ma gli ottimi risultati sul campo sono molto più rilevanti dei movimenti di calciomercato.

Dall’altra parte abbiamo un errore di concetto da parte dei parigini. Manca al momento un progetto tecnico convincente, a partire dall’allenatore. Non c’è neanche un gruppo sufficientemente compatto, che possa competere per 90 minuti nelle partite di Champions. Questo influenza anche le prestazioni dei singoli, a partire da Donnarumma, danneggiato dall’inutile ballottaggio con Navas. Un All-Star team che nel calcio non può funzionare in tempi brevi, e cercare di ridurre questo sport a dei banali schemi preconfezionati è follia pura. Raggiungere il tetto d’Europa solo tramite dei versamenti finanziari e delle firme sui contratti non è minimamente pensabile. Il PSG prima o poi vincerà la sua prima Champions League, probabilmente nel segno della sua stella Kylian Mbappè; ma al momento non è tra le 5 favorite per la prossima stagione.

LE CIFRE DEL CONTRATTO E UNA MOSSA NECESSARIA PER IL NUOVO PROGETTO

L’annuncio del futuro di Mbappè al Parco dei Principi è stato spettacolare. Con il rinnovo del giocatore, la dirigenza del club vuole riavvicinare Parigi alla squadra. Dopo la disfatta in Champions contro il Real Madrid, i tifosi hanno iniziato a contestare il gruppo e le stelle che lo compongono. E’ stata criticata l’assenza di cattiveria agonistica, specialmente in alcuni calciatori come Messi, arrivato nella capitale da Re e adesso considerato un mercenario. L’unico ad essersi salvato dalle critiche era Mbappè, le cui reti durante la stagione hanno spesso trascinato la squadra a successi importanti. Proprio dal beniamino della tifoseria parigina, il club ha deciso di ripartire con un nuovo progetto. L’addio di Leonardo e il probabile cambio in panchina sono le prime due mosse importanti della società, che ha bisogno di rivoluzionare alcune idee per vincere in Europa.

Per trattenere l’ex Monaco, Al-Khelaifi ha scavalcato un regolamento UEFA non chiaro e forse contraddittorio per alcuni suoi principi. Mentre il campionato spagnolo ha già reagito con rabbia alla notizia, le cifre del nuovo contratto di Mbappè hanno dominato le prime pagine dei quotidiani sportivi. Si parla di 50 milioni di euro netti all’anno fino al 2025 e un bonus di circa 120 milioni alla firma del rinnovo. Il presidente del PSG ha preferito non svelare ufficialmente i dettagli, nonostante siano già uscite le indiscrezione già citate. In ogni caso parliamo di un’enorme quantità di denaro, che il club è stato costretto in un certo senso a spendere. Mbappè era arrivato a Parigi per la somma di 180 milioni di euro, versati nelle casse del Monaco. Perdere a zero un fuoriclasse pagato a peso d’oro sarebbe stato un duro colpo per il bilancio della società. Lo stipendio del francese rimane una spesa assurda e fuori da ogni logica, ma si tratta di una mossa comprensibile e necessaria. Il PSG evita così di perdere uno dei più forti al Mondo, ma soprattutto salva un buco economico che sarebbe stato clamoroso.

IL RICHIAMO ALLA FRANCIA E UNA MASCHERA TRASPARENTE: IL FLUSSO DI DENARO NEL CALCIO NON DEVE PIU’ SORPRENDERE NESSUNO

Le parole chiave della comunicazione attuata dal PSG e da Mbappè per il rinnovo del loro matrimonio sono Parigi e Francia. Il club e il giocatore hanno puntato molto sul sentimento patriottico, per riavvicinare i tifosi della capitale alla squadra e dare una motivazione romantica all’estensione del contratto. Non è necessario cercare di capire se l’amore per la Francia sia il principale motivo che ha spinto Mbappè a fare questa scelta. E’ invece lapalissiano il fatto che per trattenere il giocatore il club abbia effettuato una sorta di “all-in” con l’offerta monetaria. Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’attaccante del PSG ha nuovamente ribadito le ragioni patriottiche della sua firma, continuando dunque a rispettare il piano comunicativo inaugurato dal club con lo sfarzoso annuncio al Parco dei Principi.

I soldi hanno comunque giocato nuovamente un ruolo fondamentale. E forse è giunto il momento che questo continuo ed enorme flusso di denaro nel calcio si normalizzi nella testa dei tifosi. La situazione attuale di questo sport è una conseguenza della sua crescita economica esponenziale negli ultimi anni. Sempre più aziende e multinazionali ,ricche di risorse, si sono avvicinate agli storici club mondiali. Il rinnovo di Mbappè è semplicemente l’ennesimo movimento finanziario apparentemente folle ed esagerato. Le dichiarazioni romantiche sulla Francia del giocatore potrebbero avere tranquillamente un fondo di verità, ma cercano di nascondere la natura economica ormai marcia di questo sport. Una maschera trasparente, che serve solo a confezionare gli annunci ufficiali.

L’utilitarismo monetario presente nella nostra società si manifesta alla massima potenza nel mondo calcistico. Un mondo in cui l’amore sconsiderato per i beni materiali e i soldi, dominante nell’essere umano, ha creato una nuova concezione del valore del singolo calciatore. Non è più il costo del cartellino, ma lo stipendio percepito a rappresentare la forza di un giocatore. Il rinnovo di Mbappé potrebbe violare qualche fumoso regolamento UEFA, ma sicuramente rispetta alla perfezione le nuove leggi non scritte del mercato lavorativo del calcio.

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