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·4 agosto 2025
Il ritorno di Sportiello: l’obiettivo che manca

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·4 agosto 2025
Marco Sportiello ha scelto di cominciare un nuovo percorso nell’Atalanta, il club dove è cresciuto fin da bambino, con l’obiettivo dichiarato di conquistare finalmente un trofeo in maglia nerazzurra. Dopo due stagioni vissute al Milan alle spalle di Maignan, il portiere classe ’92 si è presentato ai media nella sede di Zingonia, svelando motivazioni e sensazioni del suo ritorno, secondo quanto riportato da Tutto Atalanta.
Sportiello ha descritto la scelta di tornare a Bergamo come “naturale”, spiegando che l’Atalanta rappresenta da sempre casa sua. “Sono cresciuto qui, ci sono entrato nel 1998 e il senso di appartenenza non è mai venuto meno. Tornare è stato semplice, ritrovo persone e ambiente che conosco bene”, ha dichiarato ai giornalisti. In merito all’esperienza a Milano, il portiere ha sottolineato quanto abbia pesato l’ambiente ad alto livello: “Confrontarsi ogni giorno con grandi campioni e giocare con Maignan mi ha fatto crescere, tecnicamente e mentalmente. Lì la pressione era forte, ma a livello qualitativo anche l’Atalanta non è da meno”.
È cambiato anche il contesto tecnico: ora c’è Ivan Juric al timone, ma Sportiello non vede grandi differenze con il recente passato. “Juric non è molto distante dall’idea di calcio che aveva Gasperini: si lavora sui dettagli, la mentalità è quella di migliorarsi giorno dopo giorno e ho trovato un gruppo forte e compatto, proprio come lo ricordavo”, ha raccontato.
Il suo ruolo sarà chiaro fin dall’inizio: vice Carnesecchi, ma con la volontà di essere pronto e d’aiuto in ogni momento. “Non sono più un ragazzino, ma so perfettamente cosa posso portare in uno spogliatoio come questo, soprattutto in termini di esperienza. Il rapporto con Carnesecchi è ottimo, lo vedo più maturo e sono qui anche per supportarlo. Ogni occasione sarà importante e voglio farmi trovare pronto.”
Ripensando al passato, Sportiello ammette un certo rimpianto per non aver avuto da giovane la stessa consapevolezza e mentalità di oggi, quando era titolare fisso in nerazzurro. “A 22-23 anni non ero ancora completamente formato mentalmente, oggi so cosa posso dare davvero a questa squadra.”
Sull’obiettivo che gli manca in carriera non ha dubbi: “Voglio vincere un trofeo con l’Atalanta: il club ci è già riuscito, io ancora no. Tornare qui è l’occasione giusta per colmare questa lacuna.”
Fonti: Tutto Atalanta.
Photo by Marco Luzzani/Getty Images