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·1 dicembre 2020
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Sicuramente la sua esperienza migliore è stata quella in Grecia ma, nonostante la poca vena realizzativa nel ruolo di attaccante, Mirallas si è sempre difeso egreggiamente con ottimi inserimenti da ala destra, dribbling e assist per i compagni. Dopo l’Olympiakos, la Premier e una piccola appartizione anche nella nostra Serie A, il giocatore ha deciso di rilanciare la sua carriera in Turchia con il Gaziantep: ultimi anni utili per far parlare ancora di se e, al momento, le premesse sono veramente buone.
Dopo un po’ di anonimato, si torna a parlare di Kevin Mirallas, l’attaccante che non si è mai confermato ad altissimi livelli nonostante l’ottima tecnica e la capacità di saper saltare con facilità l’avversario. Lo avevamo lasciato nei suoi anni d’oro in Grecia quando dominava in lungo e in largo con l’Olympiakos a suon di gol: in due stagioni, nella Super League, ben 34 realizzazioni in 50 presenze, score che gli permise di abbandonare la terra ellenica per approdare in Premier alla corte dell’Everton.
Tutto questo accadeva nell’estate del 2013 con la consacrazione, apparente, dell’ala offensiva belga nel calcio più seguito al mondo. L’impatto con l’Inghilterra abbassò notevolmente la sua vena realizzativa, non riuscendo più a superare la doppia cifra e lo consolidò come attaccante laterale, mai più utilizzato con prima punta dal suo tecnico. Ci furono però tante note positive come la velocità e i driblling che regalavano assist e superiorità ai compagni di reparto. A Liverpool, è un titolare fisso che riesce a contribuire alla causa con un discreto numero di marcature e tanta classe che mancava alla formazione di Moyes e successivamente di Martinez. Purtroppo, con il passare del tempo, l’utilitità di Mirallas si fa sentire sempre meno: inizia il valzer dei prestiti con 6 mesi all’Olympiakos e un anno in Serie A con la maglia della Fiorentina.
Il ragazzo approda a Firenze nell’estate del 2018 sospinto da grandi aspettive: parte spesso dalla panchina riuscendo anche a siglare 2 reti in 27 presenze. Non lascia un segno importante nel cuore dei tifosi viola che esulano al mancato riscatto dell’attaccante. Dopo un anno anonimo passato all’Anversa in Belgio, l’occasione di ritornare protagonista viene offerta dal Gaziantep, società turca che vuole puntare ad un posto in Europa: il progetto convince Mirallas che non ci pensa due volte approndando così in Super Lig alla ricerca di riscatto. L’impatto con il campionato però non è dei migliori: al suo esordio riesce ad aggiudicarsi 2 cartellini gialli e la conseguente espulsione in soli 27 minuti. Dopo quel brutto episodio, mette la testa a posto e si dedica interamente alla squadra: in 5 presenze ha siglato 2 reti portanto la società al 6° posto con 15 punti, ad una sola lunghezza dal 4° occupato, momentaneamente, dal Besiktas (qualificazione alla Conference League). Nel 4-2-3-1 di Prosinecki va ad occupare la posizione di trequartista sulla sinistra che poi diventa a tutti gli effetti un’ala di accompagnamento alla punta, mentre nel 3-5-2 (maggiormente usato da tecnico polacco) prende il ruolo di trequartista al 100% per mandare in rete le punte o per inserirsi senza lasciare punti di riferimento. Al momento il suo apporto è stato fondamentale con il tasso tecnico che è salito notevolmente: sognare non costa nulla e, di questo passo, sperare nella qualificazione all’Europa non è proprio un’utopia.