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Il Posticipo

·13 settembre 2020

Il PSG e la spesa in Serie A: grandi campioni, qualche flop e tantissimi soldi spesi

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L'arrivo di Florenzi a Parigi conferma che il PSG, dopo parecchi anni, sta tornando a fare spesa in Serie A. Il primo affare dopo un quinquennio è stato il riscatto di Icardi dall'Inter. E l'impressione è che la squadra di Tuchel continuerà a pescare in Italia. Visto com'è andata in passato, complicato dare torto ai francesi...

Maurito

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L’arrivo di Florenzi a Parigi conferma che il PSG, dopo parecchi anni, sta tornando a fare spesa in Serie A. Nelle ultime stagioni i parigini hanno guardato altrove, ma nel primo periodo dell’era Al-Khelaifi sono spesso spuntati nel nostro campionato con valanghe di soldi per convincere i club tricolori a cedere i propri gioielli. Prima dell’arrivo del romanista, il primo affare con la Serie A dopo un quinquennio è stato il riscatto di Icardi dall’Inter. Per Maurito 50 milioni più bonus per la prima operazione di un certo rilievo post-Covid. E l’impressione è che la squadra di Tuchel continuerà a pescare in Italia. Visto com’è andata in passato, complicato dare torto ai francesi…


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Sorpresa

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(Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Uno dei primi acquisti del PSG degli sceicchi in Italia è un po’ una sorpresa. I francesi, alla ricerca di un portiere, acquistano Salvatore Sirigu dal Palermo. Una scelta che alla fine paga, perchè l’azzurro a Parigi fa bene e vince parecchio nelle quattro stagioni che passa al Parco dei Principi. E i 3,9 milioni di euro che i transalpini versano al Palermo alla fine sono decisamente ben spesi…

Piovra

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(Photo by New Press/getty Images)

Non si può certo dire lo stesso dei degli otto spesi per strappare Momo Sissoko alla Juventus. Il centrocampista, detto “la Piovra” per la sua capacità di recuperare palloni, resta solo un anno al Parco dei Principi, riuscendo anche nell’impresa di far parte di uno dei pochi PSG del decennio che non hanno vinto la Ligue 1.

Flaco

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(Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Il primo vero acquisto col botto di Al-Khelaifi viene dalla Serie A e porta il nome di Javier Pastore. Il Flaco lascia il Palermo per la non troppo modica cifra di 42 milioni di euro e resta a Parigi per sette stagioni. I primi anni sono di altissimo livello, poi però arrivano a fare compagnia all’argentino gli infortuni che lo hanno accompagnato nelle ultime stagioni. Comunque, non certo un acquisto sbagliato visto il contributo alla causa (269 partite e 45 gol).

Incostante

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Se l’incostanza avesse un nome, sarebbe quello di Jeremy Menez. Il francese decide di tornare in patria, accettando l’offerta del PSG che lo paga alla Roma 8 milioni di euro. Ma il figliol prodigo, come spesso gli accade, alterna grandi prestazioni a momenti di blackout totale. La sua permanenza al Parco dei Principi dura tre stagioni e non è decisamente memorabile, al punto che nel 2014 fa di nuovo le valigie verso l’Italia, stavolta al Milan.

Triplete

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(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Dopo i fasti del Triplete con l’Inter, Thiago Motta ha deciso di andare a chiudere la sua carriera proprio al PSG, che lo acquista nella sessione invernale della stagione 2011/12 per 11 milioni di euro. Il centrocampista, come suo solito, riesce a rendersi pressochè indispensabile alla mediana dei transalpini e sarà un volto fisso al Parco dei Principi fino al 2018, anno in cui appende gli scarpini al chiodo per cominciare ad allenare. ovviamente, nelle giovanili del PSG.

Bandiera

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Nella stagione 2012/13 a Parigi arrivano calciatori destinati a segnare un’epoca. Basterebbe pensare che, nonostante un contratto in scadenza a giugno, Thiago Silva veste ancora la maglia del PSG. Il centrale brasiliano viene acquistato dal Milan per 42 milioni, si prende il suo posto in difesa e non lo molla più, fino a diventare il capitano della squadra. Una scelta che magari gli ha portato pochi allori europei, ma che lo ha reso una bandiera.

D’adozione

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(Photo by Srdjan Stevanovic/Getty Images)

Quell’anno dall’Italia arriva anche un francese ormai…d’adozione. Il Pescara raggiunge la Serie A con Zeman, ma saluta per 12 milioni il suo gioiellino. Marco Verratti si trasferisce a Parigi e sembra un acquisto rischioso da parte dei transalpini. Errore, perchè il centrocampista è ormai parigino dentro, come conferma l’ultimo rinnovo con la società. Per lui ormai otto anni nella Ville Lumiere, che lo ha adottato, così come la tifoseria, di cui è un idolo.

Zlatan

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Zlatan, basta la parola. Nel 2012 dal Milan per 21 milioni arriva anche Ibrahimovic, che vuole andare a segnare e a vincere anche in Francia. Missione compiuta, perchè tra le stelle del Parco dei Principi quella dello svedese è certamente la più luminosa. Gol, vittorie e polemiche, quasi in egual numero. L’addio, nel 2016, è celebrato con una frase alla Ibra: “sono arrivato da Re, lascio da Leggenda”

Pocho

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Quell’anno il PSG saccheggia decisamente la Serie A. Dopo anni al Napoli a fare faville, anche il Pocho Lavezzi accetta la corte dei parigini. Per la società partenopea arrivano 30 milioni di euro, per l’argentino un ruolo da protagonista in Ligue 1. Per lui tre stagioni e mezzo al Parco dei Principi, anche se mai con i numeri raggiunti nel nostro campionato. Poi arriva l’offerta da parte dei cinesi dell’Hebei e l’addio…

Capitano

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(Photo by TF-Images/Getty Images)

Altro affare decisamente lungimirante quello che nell’estate 2013 porta al PSG Marquinhos, acquistato dalla Roma per oltre trenta milioni di euro. Il difensore brasiliano sembra non dover trovare posto al centro della retroguardia, ma la sua duttilità lo porta a ricavarsi comunque il suo spazio, persino da terzino o da centrocampista. Una scelta che paga, al punto che ora è uno dei capitani della squadra francese.

Matador

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L’ultimo acquisto dalla Serie A (esclusi Dani Alves e Buffon, che però arrivano da svincolati) per un quinquennio è quello con i migliori risultati. Sarà anche sul piede di partenza, ma Edinson Cavani è comunque il miglior realizzatore nella storia del PSG. Per lui i francesi sborsano 64 milioni al Napoli, ma vengono ripagati con gli interessi. Per il Matador 200 gol in 301 partite e l’amore infinito della tifoseria del Parco dei Principi. E anche ora che se n’è andato, non molti l’hanno presa bene…

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