Il Pensiero del Direttore – Serie C alla Squid Game: estetica bellissima, ma non se ne esce vivi | OneFootball

In un calcio italiano oggettivamente alla deriva per quanto riguarda una struttura collassata da tempo, arriva l’ennesima notizia che fa quantomeno sorridere visto che di motivi per piangere ce ne sono già parecchi.

Dopo la denominazione Serie C NOW, la Lega Pro ha optato, ovviamente per motivi di sponsor, per il nome “Serie C Sky Wifi”. Tutto bello (assolutamente no): ma quando la riforma? Quando regole realmente stringenti? Ci si esalta e ci si specchia nei salotti degli sponsor e poi a fine anno (e sempre più spesso durante l’anno, vero Girone C?) si fa la conta delle squadre che arrivano fino in fondo. La Serie C versione Squid Game (partono in 60 e in quante arrivano? Boh!) è lo specchio del Paese: tanta forma, tanta speranza, tanta retorica sui giovani al centro di tutto. Tutto bello, colorato, con giochi sempre nuovi e la prospettiva di crescere (nel caso della famosa serie i soldi). La sostanza, però, è che in Serie C difficilmente se ne esce vivi. Anche le poche squadre che riescono nell’impresa di salire in B comunque ci perdono.