Calcio e Finanza
·11 luglio 2025
Il Pd chiede l’avvio di un’indagine conoscitiva sulla giustizia sportiva

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·11 luglio 2025
«Ho depositato oggi, dopo averla annunciata in ufficio di presidenza della 7ª Commissione, una richiesta di indagine conoscitiva sul tema della giustizia sportiva. Credo sia inderogabilmente giunto il momento di normare un sistema che è sfuggito dalle mani e dagli obiettivi originari, usato – con enorme spreco di tempo e risorse – sempre più spesso come clava per demolire gli avversari delle governance federali in fantomatici tribunali dove i giudici vengono scelti e nominati da chi dovrebbe essere giudicato».
Così il deputato democratico, responsabile nazionale sport del Pd, Mauro Berruto, ha comunicato la sua decisione in tema di giustizia sportiva. A tal proposito, Berruto nella sua richiesta sottolinea che si tratta di «uno strumento che non è più all’altezza del suo compito neanche rispetto ai contenziosi legati “al campo” per gli stessi clamorosi motivi».
«Ho indicato oltre venti soggetti da audire, da tutti i soggetti istituzionali competenti, a partire dal ministro per lo Sport Andrea Abodi, fino alle associazioni atleti e soggetti che, sulla propria pelle, hanno vissuto l’esperienza di questa anomalia e stortura del mondo sportivo. L’indagine conoscitiva parlamentare ha proprio lo scopo di acquisire informazioni, accendere una luce su un tema che chiunque frequenti il mondo dello sport conosce nelle sue criticità e orientare strumenti normativi per migliorarlo», ha proseguito Berruto.
«Auspico che il presidente della 7ª Commissione, Mollicone, possa accogliere questa mia richiesta, inclusa l’indicazione su un tempo massimo di quattro mesi per condurre le audizioni e di successivi due per concludere i lavori», ha concluso il responsabile nazionale sport del Pd.
Alla sua dichiarazione ha replicato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina: «Non so a chi faccia riferimento l’on. Berruto, tuttavia, rappresentando una Federazione affiliata al Coni, mi sento di rispondere che questa ripetuta delegittimazione degli organi della giustizia sportiva non è accettabile».
«Se Berruto è a conoscenza di fatti gravi, come quelli a cui fa riferimento nella sua dichiarazione, li andasse a denunciare alla Procura della Repubblica facendo nomi e cognomi. Per il bene dello sport, è tempo di assunzioni di responsabilità, non di processi sommari», ha concluso Gravina.