PianetaChampions
·26 aprile 2023
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Quando si parla di Premier League, non si può non pensare ad uno dei campionati migliori del panorama Mondiale, con squadre competitive e all’avanguardia per preparazione atletica e per tasso tecnico. Anche quest’anno, infatti, il campionato inglese sta regalando una delle sue migliori stagioni, con tanti scontri aperti e tante rivalità con cui convivere.
A sei giornate dal termine, seppur diverse squadre debbano ancora recuperare 1/2 partite, i discorsi per il titolo, per un piazzamento europeo e per la salvezza sono tutti ampiamente aperti. Al punto che l’incertezza regna sovrana. Tra gli scontri che maggiormente tengono banco in Inghilterra, vi sono senza dubbio quelli che riguardano la Champions League. Con i primi due posti occupati in pianta stabile da Arsenal e Manchester City, i posti rimasti in auge per le sei pretendenti sono due.
Come dicevamo, la lotta per il terzo e il quarto posto in Premier League è presieduta da sei squadre: Newcastle, Manchester United, Tottenham, Aston Villa, Liverpool e Brighton. Racchiuse in dieci punti dalla terza all’ottava, con la squadra di De Zerbi leggermente dietro ma in procinto di recuperare addirittura tre partite, il percorso si preannuncia infuocato.
Ieri, per la 32′ giornata di campionato, è andata di scena la sentitissima sfida tra Newcastle e Tottenham al St. James’ Park (di Newcastle). Uno dei tanti big match che da qui alla fine del campionato si alterneranno per regolamentare definitivamente la classifica.
Ciò che si è materializzato al St. Park, però, ha del clamoroso. Che la situazione in casa Tottenham non fosse ottimale si sapeva. L’addio di Conte a stagione in corso e con un obiettivo ancora ampiamente alla portata ne è la conferma. Ma ciò non giustifica il fatto che la squadra, dopo soli 21 minuti, fosse sotto di cinque gol.
L’uragano dei padroni di casa si è abbattuto sugli ospiti, non lasciando loro alcuno scampo. Al pronti via, infatti, il Newcastle si è preso con forza la scena, colpendo per ben cinque volte in ventuno minuti con, Murphy, Joelinton, Murphy, Isak e Isak. Timida è stata la reazione della squadra attualmente gestita da Stellini, che solo al 49′ ha accorciato le distanze, salvo poi subire anche il sesto gol a firma di Wilson.
Il 6-1 finale, per quanto largo sia, rappresenta al massimo il momento differente vissuta attualmente dalle due squadre. Il Newcastle, dopo la rifondazione della passata stagione, ha dimostrato di essere riuscito a costruire un percorso su basi forti in un lasso temporale abbastanza breve. Diversamente dal Tottenham che, seppur non abbia bisogno di una profonda rifondazione, necessita certamente di ritrovare il proprio spirito battagliero e quel carattere che ne ha sempre fatto le fortune.