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Francesco Porzio·28 febbraio 2021

Il motivo per cui non ha senso paragonare Pirlo ad Allegri (per ora)

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Ci sono momenti in cui ha senso paragonare due allenatori, altri in cui invece si crea solo un paragone fazioso. Ecco, ad oggi, paragonare Andrea Pirlo con Massimiliano Allegri non ha senso.

Vero, i 17 punti di distacco tra la gestione Pirlo e l’ultima di Allegri, fanno rumore. Eppure sono contesti troppo diversi per paragonare i due allenatori.


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Prima di tutto parliamo di un allenatore, seppur bravo, senza esperienza. Ma questo non è assolutamente il motivo principale. La Juventus di Allegri, se pur a fine ciclo, aveva una struttura e una rosa molto più solida e costruita rispetto alla Juventus di oggi, che ha cambiato tanto prima con Sarri e poi con Pirlo.

I campioni, come Ronaldo, non mancano neanche oggi sia chiaro. Ma la Juventus adesso è in una fase diversa, di rifondazione, e quindi paragonare un progetto come quello di Allegri a Pirlo è ingiusto nei confronti di tutti, anche dello stesso club. Inoltre ad oggi esistono squadre, come l’Inter di Conte, più costruite per vincere rispetto a due anni fa. Per ultimo, non per importanza, il Covid-19 e la crisi finanziaria che stanno passando i club hanno reso la Serie A un campionato molto più equilibrato in cui è complicato avere continuità per mille fattori.

In sostanza ci sono troppi elementi differenti per poter paragonare l’operato di Pirlo a quello di Allegri. Per adesso, almeno.