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Andrea Agostinelli·25 ottobre 2020
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Andrea Agostinelli·25 ottobre 2020
Vince l’Inter, pareggia la Juventus, il Napoli non smette di correre. La 5ª giornata di Serie A ha rimescolato ancora una volta le carte in tavola e i valori in classifica.
Il tutto in attesa che si completi questa sera con Milan-Roma.
Facciamo però un passo indietro per dividere il meglio dal peggio.
Quinto gol in campionato per Romelu Lukaku: il belga sblocca il risultato contro il Genoa e permette all’Inter di conquistare tre punti pesantissimi nella lunga corsa allo Scudetto.
Gian Piero Gasperini si è preso la colpa, come se la sconfitta con la Sampdoria fosse un passaggio obbligatorio per capire quanto fosse profonda la rosa dell’Atalanta. Ora che il tecnico ha avuto le sue risposte, bisogna voltare pagina in fretta.
Impossibile non premiare la sassata di Vlad Chiriches (2:49) in Sassuolo-Torino.
Il povero Mattias Svanberg ci credeva davvero; pensava che avrebbe potuto fermare Luis Alberto ma Il Mago (1:42) ha accarezzato il pallone con l’esterno per farglielo passare fra le gambe.
Entrato al 55′. Gol al 62′. Sostituito al 62′. Contro la Juventus, Andrea Favilli è diventato il primo giocatore a subentrare, segnare e essere sostituito in meno di 10 minuti in un match di Serie A nell’era dei tre punti a vittoria.
In una serata sfortunata, con un gol annullato per pochi millimetri e due traverse colpite, la sola vera buona notizia per la Juventus è che Dejan Kulusevski è forte. Ma forte davvero.
È considerata la maggior indiziata per la retrocessione in Serie B ma in queste prime giornate lo Spezia ha dimostrato di avere carattere e un’idea di gioco precisa. Nel momento in cui anche la fortuna comincerà a girare, allora credere nella salvezza sarà davvero lecito.
Le candidature di Claudio Ranieri, Gennaro Gattuso e Ivan Juric per questo premio sono tutte valide per un motivo o per un altro ma nessuno di loro ogni giorno questa settimana si è presentato al lavoro con lo spetto di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti che aleggiava sopra la propria testa. Quella contro l’Udinese è stata una vittoria che permetterà a Giuseppe Iachini di vivere questa settimana senza che il suo nome sui giornali sia seguito dall’espressione “a rischio esonero”.