DirettaCalcioMercato
·23 agosto 2024
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Il Lione è stata la decima società in Europa ad aver speso di più in questa sessione di mercato di estiva con ben 134 milioni di euro sborsati. L’OL Groupe era pronto ad imbastire un progetto duraturo e solido ma qualcosa sta arrestando l’ascesa del club francese.
In queste due ultimi stagioni il Lione è emerso vistosamente tanto da poter competere, almeno a livello economico, con un colosso come il Psg. Organizzato attorno all’Olympique Lyonnais, OL Groupe è una holding creata nel 1999 che ha cominciato realmente a carburare a fine 2022 grazie alla figura di John Textor. L’imprenditore inglese è il CEO di Eagle Football, gruppo proprietario del Botafogo, del RWD Molenbeek ed è partner con una quota di minoranza del Crystal Palace in Premier League. Al centro di questo ammaliante impero calcistico c’e ovviamente il Lione il quale ha dimostrato di poter acquisire giocatori a cifre esorbitanti.
L’Olympique Lyonnais ha messo in vendita la maggior parte della sua rosa nel tentativo di raggiungere l’obiettivo di vendita finanziaria prima della fine del mercato secondo quanto riportato giovedì da L’Equipe. La dirigenza dell’OL ha dichiarato che, d’ora in poi, quasi tutti sono in vendita, a patto che qualcuno paghi il giusto prezzo. Il club non ha rivelato quali giocatori siano in lista di trasferimento ma a causa delle spese ingenti i francesi hanno necessariamente bisogno di cedere anche qualche pezzo grosso. La squadra francese punta a raccogliere 100 milioni di euro prima della chiusura della finestra di trasferimento. L’Equipe ha riferito che servono ancora 65 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo stabilito.
Il mese scorso il Lione ha assicurato all’autorità finanziaria della Ligue 1 che avrebbe accumulato 100 milioni di euro dalle cessioni entro la fine del mese, evitando ulteriori restrizioni da parte dell’organo di controllo finanziario del campionato. Lo scorso dicembre, il club ha raccolto oltre 300 milioni di euro per rifinanziare il proprio debito.
La situazione non è sicuramente irenica: il Lione ha racimolato solamente 35 milioni di euro dalle cessioni di O’Brien, Sarr e Alvero. Ad una settimana dal fatidico 31 agosto il Lione deve raccogliere 65 milioni di euro per evitare disguidi con la federazione francese. Ad inasprire ed evidenziare la situazione critica del club francese è la segnalazione da parte del Metz alla LFP. Les Grenats hanno riscontrato un incompleto pagamento della prima rata in merito alla cessione di Mikautadze. Su otto milioni di euro stabiliti, l’Olympique Lyonnais ne avrebbe pagati solamente tre e ben 10 giorni dopo la scadenza per il pagamento della prima rata. Tale manovra ha giustamente fatto infuriare il Metz. Il giocatore sarebbe potuto approdare al Monaco e, molto probabilmente, Les Grenats non avrebbero riscontrato problemi di questo genere.
Come detto in precedenza, non sono ancora stati resi i noti i profili che potrebbero essere sacrificati per permettere la stabilità economica ma il primo indiziato sembrerebbe essere Rayan Cherki. Sul talento classe 2003 c’è il forte interesse del Fulham che ha offerto 15 milioni di euro più 5 di bonus. Manca solamente l’intesa verbale col calciatore per concludere l’affare.