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·11 febbraio 2024

Il Girona potrebbe costare la nuova Champions al Manchester City

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Nonostante la battuta d’arresto nello scontro diretto con il Real Madrid, il Girona sta decisamente volando nella Liga spagnola. Il club catalano è secondo in classifica, con sei punti di vantaggio sui “vicini di casa” del Barcellona (che devono recuperare una partita) e a distanza di cinque punti dalla vetta occupata dal Real Madrid, che sembra essere destinato a conquistare il titolo.

Le prime quattro squadre classificate del campionato spagnolo ogni anno accedono automaticamente alla fase a gironi della UEFA Champions League della stagione successiva. Quindi con 23 partite su 38 giocate, il Girona è in prima posizione per fare il suo ingresso per la prima volta nella competizione più importante d’Europa.


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Competizione che cambierà format dalla prossima stagione, accogliendo più squadre rispetto ad ora (36 contro le attuali 32) e con un girone unico e un minimo di otto partite per club. Non sarebbe una prima volta solo per il Girona, ma anche per il City Football Group, la holding proprietaria del club che manderebbe in Champions League un’altra squadra oltre al suo club di punta: il Manchester City.

Manchester City fuori dalla Champions

? Il problema dei regolamenti UEFA

E proprio qui risiede il problema. La UEFA, l’organo di governo del calcio europeo, ha regole che disciplinano da vicino le squadre che fanno parte dello stesso gruppo. Oltre a monitorare i trasferimenti dei giocatori tra club gemelli, i regolamenti limitano anche la loro possibilità di incontrarsi in una qualsiasi delle tre competizioni continentali: Champions League, Europa League ed Europa Conference League.

Con il City che probabilmente si qualificherà ancora una volta per la Champions League la prossima stagione (attualmente è secondo in classifica alle spalle del Liverpool), la UEFA dovrà prendere una decisione. Quindi, se il Girona continuasse a mantenere il ritmo attuale, potrebbe davvero impedire al City di giocare in Champions League?

In linea teorica, le regole dicono di sì. I legami tra City e Girona – dal punto di vista della UEFA – sono chiaramente profondi. Le norme hanno lo scopo di fermare ogni possibilità di collusione tra club gemelli che potrebbero incontrarsi nelle competizioni europee. Analizzando il regolamento UEFA, l’articolo 5 contiene i passaggi rilevanti da prendere in considerazione per una risposta.

Manchester City fuori dalla Champions? Cosa dicono le norme

L’articolo dice che «nessun individuo o entità giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club partecipante a una competizione per club UEFA, inteso tale controllo o influenza come:

  • detenere la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti;
  • avere il diritto di nominare o rimuovere la maggioranza dei membri dell’organo amministrativo, di gestione o di supervisione del club;
  • essere un azionista e controllare da solo la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti in base a un accordo stipulato con altri azionisti del club; o
  • essere in grado di esercitare, con qualsiasi mezzo, un’influenza decisiva nelle decisioni del club».

La struttura del City Football Group, con dirigenti come Soriano che ricoprono posizioni di autorità su più squadre, significa che il rapporto City-Girona sarà esaminato in questa direzione. Si tratta di qualcosa di più della pura proprietà e riguarda proprio i ruoli di individui specifici, piuttosto che semplici partecipazioni azionarie.

Questo significa che il City potrebbe non poter giocare in Champions League? Ebbene, se sia Girona che City si qualificheranno per il torneo, questo dipenderà dalla sentenza dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club. Se decidesse che City e Girona condividono effettivamente “controllo o influenza”, e i club non sono in grado di trovare una soluzione alternativa allora uno di loro non potrà giocare in Champions League, nel caso in cui entrambi si qualificassero.

Manchester City fuori dalla Champions? Chi rischia di non partecipare

Ma chi non parteciperà? Le attuali regole UEFA stabiliscono che la squadra che si è classificata più in alto nel proprio campionato nazionale avrà la priorità quando si tratterà di ammissione alla Champions League. Quindi, se il Girona riuscisse a mantenere il secondo posto, mentre il City dovesse soccombere nella corsa a tre con Liverpool e Arsenal e finisse terzo, o se il Girona vincesse la Liga e il City finisse secondo, sarebbero i catalani a qualificarsi.

Se invece entrambe le squadre dovessero concludere nella stessa posizione nel rispettivo campionato nazionale, allora la squadra che gioca in quello con un coefficiente UEFA più alto – attualmente il City, con l’Inghilterra davanti alla Spagna – otterrà la qualificazione alla Champions League.

Questa situazione emerge chiaramente sulla base delle norme definite dalla UEFA, ma ci sono casi precedenti in cui si è arrivati ad aggiustamenti interni (cambi nei CdA e non solo) e le squadre della medesima proprietà hanno partecipato alle rispettive competizioni. E’ successo prima con il Salisburgo e il Lipsia (sotto l’ombrello di Red Bull) e poi con il Tolosa e il Milan, club entrambi controllati dal fondo americano RedBird.

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