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·21 ottobre 2020

Il coprifuoco non ferma i tifosi: dopo le 23 basta il biglietto

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I mille tifosi di Milan e Atalanta che assisteranno alle prossime gare interne delle loro squadre possono tirare un sospiro di sollievo. Dopo l’annuncio sulla volontà della Lombardia di introdurre il coprifuoco alle 23, si è creato il problema delle gare in notturna.

Calendario alla mano, nelle prossime settimane a rischiare di dover rinunciare a quel poco di pubblico concesso erano appunto rossoneri e nerazzurri, visto che il programma di Inter, Napoli e Benevento (il coprifuoco è previsto anche in Campania) non prevede incontri serali interni.


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Il Milan invece ospiterà la Roma il 26 ottobre e il Verona l’8 novembre, in entrambi i casi alle 20.45. L’Atalanta rischiava invece di rimanere senza pubblico per due incontri decisamente suggestivi di Champions League: il 27 ottobre contro l’Ajax e il 3 novembre contro il Liverpool.

Ma con le partite che terminano alle 22.30 (in campionato) e alle 22.45 (in Champions) non era possibile garantire il rientro alle 23. La soluzione – scrive la Gazzetta dello Sport – è in arrivo dalla Regione Lombardia, che sta infatti definendo che anche se le attività (tutte e di qualsiasi settore) chiuderanno alle 23 in punto, verrà concesso il tempo di rientrare al proprio domicilio.

La procedura esatta è in via definizione, ma da quanto emerge se si viene fermati dopo le 23 nel tragitto tra lo stadio e casa dovrebbe bastare il biglietto dell’incontro per dimostrare di essere in regola, nonostante il coprifuoco.

Questa definizione dell’ordinanza lombarda, che probabilmente verrà ripresa anche dalla Campania, è particolarmente importante non tanto per i club di Serie A, quanto per molte società di altri sport, a partire dal basket e dal volley, per cui il botteghino ha comunque e sempre un peso importante.

Inoltre, potrebbe essere la linea da seguire anche in altre regioni, nel caso si debba decidere per nuovi lockdown notturni. A fare la differenza in ogni caso è stata la scelta delle ore 23: se lo stop fosse stato alle 22, come si era supposto in un primo momento, la situazione sarebbe stata più difficile da gestire.

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