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·26 agosto 2024

Il Comune di Milano torna al lavoro: San Siro tra i dossier della ripresa

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Il salvagente per l’edilizia e il percorso verso le nuove regole urbanistiche, le zone 30 davanti alle scuole, l’apertura della M4, le politiche per la casa. E poi: il futuro di San Siro, il tavolo sul trasporto pubblico, i limiti alla circolazione in centro. Sono questi i temi della ripresa per il Comune di Milano, che riparte – sindaco Sala compreso – dopo le ferie estive.

E proprio alla voce “grane” – scrive La Repubblica nella sua edizione odierna – c’è il capitolo urbanistica. L’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi dovrà porre le basi per il nuovo Piano di governo del territorio, l’unico strumento che probabilmente può davvero sciogliere i nodi, definendo come si potrà costruire a Milano da qui ai prossimi anni.


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Ma uno dei temi che più di tutti scalderanno l’opinione pubblica è quello di San Siro. Forse ci siamo: entro le prime due settimane di settembre Inter e Milan parleranno con il sindaco dell’opportunità di acquistare lo stadio per ristrutturarlo. Forse si vedrà la luce in fondo a un tunnel lungo diversi anni, anche se i club hanno ribadito più volte che le piste che portano rispettivamente a Rozzano e San Donato sono più concrete che mai.

La mobilità, invece, è un capitolo in cui Palazzo Marino va all’incasso. Nei primi giorni di ottobre aprono le 13 fermate che completano la M4: i tempi sono stati molto più lunghi del previsto, ma la giunta porta a casa quella che per alcune zone della città è una rivoluzione. Si va da Linate a San Cristoforo in mezz’ora. Buone notizie anche per chi, in questi anni, ha chiesto a Milano di rallentare un po’ a tutela di ciclisti e pedoni: quest’estate gli uffici del Comune hanno lavorato per mettere a punto decine di ordinanze, con l’obiettivo di istituire il limite dei 30 chilometri orari in alcune vie o tratti di strada davanti alle scuole.

Entro la fine di settembre si dovrebbe arrivare a quota 100. Non è la “Milano città 30” che gli ambientalisti vorrebbero, ma è un passo significativo che, tra l’altro, ha avuto anche il benestare del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, poco incline alle politiche restrittive nei confronti delle auto.

Uscendo dai confini milanesi, infine, il prossimo è il mese in cui si affronterà un tema caro ai pendo-lari, quello dei ritardi e dei disservizi di Trenord e di tutto il trasporto pubblico della Città metropolitana. Il prefetto Claudio Sgaraglia ha promesso l’apertura di un tavolo in prefettura.

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