Calcio e Finanza
·7 ottobre 2024
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Il Manchester City ha inflitto una sconfitta pesante alla Premier League dopo che le regole che governano gli accordi commerciali tra club e aziende correlate sono state dichiarate illegali. In una decisione storica che potrebbe avere enormi ripercussioni per il massimo campionato di calcio inglese, è stato stabilito che al City è stato ingiustamente impedito di concludere due importanti accordi di sponsorizzazione all’inizio di quest’anno.
Questo apre la strada ai campioni d’Inghilterra per stipulare accordi di sponsorizzazione significativamente più elevati con parti correlate rispetto a quanto precedentemente consentito, inclusi accordi con Etihad, sponsor di maglia e detentore dei naming rights dello stadio, e per chiedere risarcimenti alla Premier League per abuso di posizione dominante. Altri club potrebbero ora chiedere danni se dovessero ritenere di essere stati colpiti.
Un collegio indipendente ha concluso che le regole sono illegali perché non tenevano conto dei prestiti senza interessi che gli azionisti concedono ai club. La decisione – spiega il quotidiano inglese The Times – susciterà grande preoccupazione tra i club rivali del City, che fanno ampio affidamento su tali prestiti, e probabilmente porterà a un cambiamento delle regole.
Il collegio ha affermato che, dei 4 miliardi di sterline di prestiti complessivi in Premier League, 1,5 miliardi provengono dai proprietari e dagli azionisti dei club. Se le regole saranno modificate e saranno applicati tassi di interesse commerciali a questi prestiti, dovendo essere inclusi nel calcolo della redditività e sostenibilità di un club, molti club potrebbero trovarsi a violare le regole del Fair Play Finanziario inglese.
Il City aveva sostenuto che tali pagamenti fossero ingiusti e non a valore di mercato perché senza interessi e, in alcuni casi, non dovevano essere rimborsati. Per un club come l’Arsenal, con prestiti superiori a 200 milioni di sterline costituiti interamente da prestiti di azionisti, sviluppo potrebbe avere conseguenze significative.
Le regole sulle Transazioni con Parti Correlate (APT) sono state introdotte nel dicembre 2021 a seguito dell’acquisizione del Newcastle da parte del Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita. Le regole erano state concepite per mantenere la competitività della Premier League impedendo ai club di gonfiare gli accordi commerciali con aziende legate ai loro proprietari. Le transazioni vengono valutate indipendentemente per garantire che siano a «valore di mercato equo».
Così il City aveva avviato un’azione legale contro la Premier League, sostenendo che le regole APT fossero contrarie al “Competition Act” del 1998. Sebbene alcuni elementi della rivendicazione del City siano stati respinti, il Collegio – la cui decisione è stata pubblicata dallo stesso club di Manchester – ha stabilito che:
L’udienza su questo caso si è concentrata su tre opportunità di sponsorizzazione per il Manchester City: con il Gruppo Etihad Aviation, con la First Abu Dhabi Bank (FAB) e con l’Emirates Palace. Il collegio ha stabilito che l’accordo con Etihad è stato bloccato ingiustamente all’inizio di quest’anno perché al City non è stata data l’opportunità di rispondere all’analisi che la Premier League aveva condotto per confrontarlo con transazioni comparabili di altri club. Si ritiene che l’attuale accordo di sponsorizzazione del City con Etihad valga circa 80 milioni di sterline all’anno.
È stato inoltre stabilito che l’accordo con FAB è stato bloccato ingiustamente perché al City non sono state fornite informazioni sulle sponsorizzazioni presentate dagli altri club nel database utilizzato dalla Premier League per determinare il valore di mercato equo. La Premier League è stata giudicata colpevole di violazione delle proprie regole per aver impiegato un tempo irragionevolmente lungo per decidere sugli accordi con FAB ed Emirates Palace, una sussidiaria del governo di Abu Dhabi proprietaria dell’hotel Emirates Palace Mandarin Oriental.
Per quanto riguarda gli accordi di sponsorizzazione del City, il verdetto sull’Etihad è stato giudicato «proceduralmente ingiusto» e «deve essere annullato». Lo stesso verdetto è stato applicato alla decisione su FAB. Il City ha sostenuto che le nuove regole APT siano una conseguenza della «politica del terrore» dopo l’acquisizione del Newcastle da parte dei sauditi.