Calcio e Finanza
·13 agosto 2024
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La folle gestione del mercato del Chelsea non riguarda solamente gli acquisti, per i quali la nuova proprietà americana è arrivata a mettere sul piatto ben 1,3 miliardi di euro in tre anni. La gestione dei Blues è quantomeno singolare anche per quanto concerne i contratti siglati dai calciatori, che in diverse occasioni coprono un periodo di tempo inusualmente lungo per il mondo del pallone.
L’ultimo caso è quello del giovane Cole Palmer: secondo quanto riportato da The Athletic, l’attaccante classe 2002 ha firmato un prolungamento di due anni che ha portato la scadenza del suo accordo con il Chelsea al 30 giugno 2033. Un arco temporale che copre nove stagioni e che sarebbe la ricompensa dopo una prima stagione di grande successo a Stamford Bridge, durante la quale ha collezionato 25 gol e 15 assist in 45 presenze in tutte le competizioni.
Il Chelsea aveva acquistato Palmer dal Manchester City la scorsa estate per una cifra iniziale di 40 milioni di sterline, ai quali si potevano aggiungere 2,5 milioni di bonus. Il nazionale inglese aveva firmato un contratto di sette anni con un’opzione per allungare a otto. Ora, il prolungamento lo proietta potenzialmente a Londra a “tempo indeterminato”, dal momento in cui se dovesse rimanere fino a scadenza, Palmer indosserebbe la maglia dei Blues fino a 31 anni di età.
Come già spiegato da Calcio e Finanza, la mossa di fare firmare ai propri tesserati contratti di durata così ampia era stata studiata dal Chelsea al fine di ridurre la quota ammortamento stagionale per ogni giocatore e alleviare l’impatto dei nuovi acquisti sul costo della rosa, uno dei cardini del nuovo Fair Play Finanziario voluto dalla UEFA.
La Federcalcio europea non è rimasta a guardare e ha colmato questa lacuna a giugno, introducendo un limite di cinque anni per ammortizzare le spese di trasferimento, affinché tutte le società europee potessero competere con le stesse regole. La Premier League ha successivamente deciso di seguire lo stesso esempio, varando una norma ad hoc che le consentisse di adeguarsi agli standard internazionali. Questo non significa che i calciatori non possano firmare contratti lunghi, ma il calcolo dell’ammortamento (a prescindere dalla durata del contratto) sarà effettuato su un numero massimo di cinque anni.