Zerocinquantuno
·10 novembre 2024
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È di nuovo tempo di Roma-Bologna, la partita che l’anno scorso vide gli ospiti infliggere una lezione di calcio ai padroni di casa e mettere le mani su una buona fetta di qualificazione in Champions League. Da allora sono cambiate tante cose, in primis i due allenatori. Juric oggi sceglie di schierare la squadra secondo il suo tipico 3-4-2-1, con Pisilli e Soulé a sostegno di Dovbyk. Italiano ripropone De Silvestri e Miranda dal 1′, schiera Pobega al posto di Moro e ripropone Odgaard a sostegno di Castro, con Ndoye e Orsolini sugli esterni. La prima conclusione arriva all’8′ ed è del BFC, con Miranda che dal limite dell’area si avventa su un pallone a mezza altezza ma scaglia un mancino centrale facilmente gestibile da Svilar. I giallorossi provano a rispondere al quarto d’ora, Dovbyk è bravo ad aprire uno spazio per Pisilli ma la conclusione del giovane azzurro è troppo debole per spaventare Skorupski. I felsinei cercano di fare la gara, mantenendo il possesso e cercando un corridoio fra le maglie avversarie, come quando al 21′ Orsolini svernicia Angelino e una volta entrato in area mette un tiro-cross a pochi centimetri dal secondo palo, su cui Ndoye non arriva per pochissimo: proprio nel tentativo di avventarsi sul pallone, lo svizzero sbatte violentemente la gamba contro il palo ed è costretto al cambio (dentro Karlsson). Il match si sblocca al 25′ su calcio d’angolo: Orsolini disegna una bella traiettoria tagliata, e in mischia il più rapido ad arrivare sulla sfera è Castro, che anticipa tutti e con un tocco da pochi passi porta meritatamente in vantaggio i suoi. La Roma però reagisce subito, Koné sfonda sulla sinistra e piazza un ottimo pallone a rimorchio per Soulé, che lo colpisce in scivolata e lo stampa sulla traversa. I capitolini ci provano anche da calcio piazzato, ma la palla scodellata da Angelino e impattata da Mancini è facile preda di Skorupski. Il Bologna non riesce più a ripartire e si schiaccia a difesa del vantaggio, il primo tempo non racconta altro e il secondo ricomincia sullo 0-1 con Posch al posto dell’ammonito De Silvestri. Dopo quasi venti minuti avari di emozioni, gli uomini di Juric trovano il pareggio al primo tiro nello specchio, con El Shaarawy che al 18′ gira di testa un traversone di Mancini e buca le mani di un tutt’altro che impeccabile Skorupski. I rossoblù non ci stanno, Castro si inventa una splendida apertura per Orsolini e gli regala l’uno contro uno con Angelino: ‘Orso’ si accentra col suo classico movimento, lascia partire un mancino deviato nel sacco dallo stesso spagnolo e raddoppia immediatamente. Intanto entrano Dallinga e Fabbian per Castro e Odgaard, la Roma si ribella al secondo svantaggio e al 25′ Skorupski deve sbarrare la strada a Ndicka sugli sviluppi di un angolo. Trascorre un minuto, Orsolini calcia ancora dalla sua mattonella e trova l’opposizione del solito Ndicka: il pallone resta lì e Dallinga lo deposita in rete, ma un controllo del VAR rivela che l’olandese ha involontariamente toccato il pallone col braccio e per questo il tris viene cancellato. Il BFC, però, non ha finito le idee. Miranda si inventa un ‘cucchiaino’ per premiare il taglio di Karlsson e lo lancia davanti a a Svilar: lo svedese la tiene bassa, la fa passare sotto le braccia del portiere e questa volta l’1-3 agli ospiti non lo può togliere nessuno. La gara, comunque, è tutt’altro che chiusa, e infatti al 37′ El Shaarawy la ravviva con uno splendido destro sotto l’incrocio che vale la doppietta personale e riporta i padroni di casa ad un solo gol di distanza. Italiano allora si copre rilevando Orsolini con Casale, i giallorossi tentano il tutto per tutto e i felsinei possono solo stringere i denti e sperare in una occasione per chiudere i conti, come quella che capita a Dallinga al 48′ e che l’attaccante sciupa a pochi passi da Svilar. Il cronometro continua a scorrere, arriva al 51′ e finalmente l’arbitro Manganiello fischia tre volte, certificando la terza vittoria di fila in Serie A per un Bologna coriaceo che sale così all’ottavo posto in classifica. Freuler e compagni fanno sprofondare la Roma e segnano il destino di Juric (esonerato nel giro di un’ora), ma quel che più conta è la prova di grande carattere e la continuità di risultati che la squadra sta riuscendo ad avere in campionato. Ora spazio alle Nazionali: dopo la sosta i rossoblù torneranno nella Capitale per sfidare la sorprendente Lazio di Baroni, in quella che promette di essere un’altra bellissima partita, aperta ad ogni risultato.
ROMA-BOLOGNA 2-3
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik (16′ st Dahl), Koné (35′ st Paredes), Cristante, El Shaarawy; Pisilli (16′ st Baldanzi), Soulé (12′ st Shomourodov); Dovbyk. A disp.: Marin, Ryan, Abdulhamid, Hummels, Sangaré, Le Fee. All.: Juric.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (1′ st Posch), Beukema, Lucumí, Miranda; Freuler, Pobega; Orsolini (39′ st Casale), Odgaard (22′ st Fabbian), Ndoye (23′ pt Karlsson); Castro (22′ st Dallinga). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Corazza, Holm, Lykogiannis, Ferguson, Moro, Urbanski, Dominguez, Iling-Junior. All.: Italiano.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Ammoniti: 45′ pt De Silvestri (B), 23′ st Miranda (B), 42′ st Mancini (R), 42′ st Karlsson (B), 51′ st El Shaarawy (R) Espulsi: – Marcatori: 25′ pt Castro (B), 18′, 37′ st El Shaarawy (R), 21′ st Orsolini (B), 32′ st Karlsson (B) Recupero: 3′ pt, 6′ st
Fabio Cassanelli
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Foto: Paolo Bruno/Getty Images (via OneFootball)