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·16 ottobre 2024
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Il Benfica corre il rischio di incappare in una clamorosa esclusione da tutte le competizioni sportive alle quali e iscritto per un periodo che va dai 6 mesi ai 3 anni.
Il motivo è legato al cosiddetto "Caso e-mail", un caso relativo a false compravendite di calciatori avvenute nel periodo a cavallo tra il 2016 e il 2019.
Il rischio è in ordine alla richiesta fatta del Pubblico Ministero nel procedimento che vede il club portoghese accusato di corruzione e frode fiscale.
Secondo l'ordinanza del caso, alla quale il sito sportivo di A BOLA ha avuto accesso, il Magistrato ha chiesto, in caso di condanna, anche l'esclusione del Vitória de Setúbal che, sebbene fosse nella Primeira Liga al momento dei fatti, attualmente milita in un campionato minore.Il Pubblico Ministero ha inoltre chiesto l'interdizione dall'esercizio della professione all'ex presidente del Benfica Luís Filipe Vieira, ai dirigenti e agenti Paulo Gonçalves, Fernando Oliveira, Vítor Valente e Paulo Grencho, sempre in caso di condanna, per un periodo che va da uno a cinque anni.
Nel caso del Benfica e di Luís Filipe Vieira e Paulo Gonçalves, il Pubblico Ministero chiede di pagare congiuntamente, allo Stato portoghese, una somma vicina ai 900mila euro. Prosciolto da tutte le accuse, invece, l'attuale presidente del Benfica Manuel Rui Costa, ex giocatore di Fiorentina e Milan. Nel caso del Vitória de Setubal gli imputati Fernando Oliveira, Vítor Valente e Paulo Grencho rischiano di dover pagare in solido 1,6 milioni di euro.