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Redazione·3 novembre 2022
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Redazione·3 novembre 2022
Just Ibrahimovic doing Ibrahmovic things.
Sebbene relegato ai margini del campo per l’infortunio al ginocchio che l’ha messo KO alla fine della scorsa stagione, il leone Zlatan Ibrahimovic continua a ruggire, seppure a bordo campo.
Durante la partita di ieri di San Siro tra il Milan e il Salisburgo, un video sui social l’ha pizzicato mentre si abbandonava a un duro sfogo contro – secondo il Corriere dello Sport – uno dei giornalisti di Amazon Prime a bordocampo.
Ibra avrebbe perso la pazienza dopo aver sentito (o letto) che si parlava del suo ritiro, ed a quel punto ha iniziato a rimproverare l’autore del commento, come si evince dal video.
🤨–
E non andare in giro a parlare che io non gioco. Non devi parlare! Se non l’hai sentito da me non devi parlare!
Evidentemente lo svedese è stato infastidito dal protrarsi delle voci su un possibile ritiro, che lo ha spinto ribadire che soltanto lui darà la notizia di quando tornerà in campo e di quando si ritirerà e gli addetti ai lavori devono aspettare quel momento senza ipotizzare date.
Non solo i giornalisti a finire nel mirino di Ibra, anche qualche collega. Nei giorni scorsi l’ex PSG ha rilasciato una particolare intervista a Canal+, dove ha parlato anche di Kylian Mbappé e di Erling Haaland.
Nell’intervista Ibrahimovic ha accusato la stella parigina di aver agito per egoismo, sopraelevandosi a proprio club, un qualcosa che nessuno, a sua detta, potrebbe mai fare.
“Se Mbappé ha fatto la cosa giusta rimanendo a Parigi? Per chi, per se stesso? No. Per Parigi? Sì. Ha preso la scelta giusta per Parigi, non per se stesso, perché si è messo nella posizione in cui è più importante del club, e il club gli ha dato le chiavi di tutto. Non sei mai più grande della tua società, ma quando un bambino diventa forte può facilmente produrre introiti: quindi i suoi genitori diventano avvocati, agenti, allenatori. È questo il problema: e quando succede perdi il controllo della tua persona e la tua identità. Con questa nuova generazione i genitori pensano di essere diventati delle star, parlano anche sui giornali: ma chi vi credete di essere?”.
Il centravanti rossonero ha anche speso delle parole per l’astro nascente norvegese, etichettandolo come un potenzialmente fenomeno, e mettendolo in guardia su Guardiola, con cui Ibra non ha notoriamente un bel rapporto, visti i trascorsi al Barça.
“Haaland mi piace moltissimo, è un giocatore molto intelligente, non fa cose che non sono alla sua portata, non scende a giocar palla, aspetta davanti alla porta e segna. Mi ricorda giocatori come Inzaghi, Trezeguet e Vieri. È una sorta di “nuova versione” di tutti e tre: se Guardiola riuscirà a farlo migliorare? Dipende dall’ego di Guardiola: se lo lascia diventare più grande di lui o no. Perché a me non ha permesso a me di migliorare? A me come agli altri: perché non è capitato solo a me, ma a molti altri”.
Insomma, il leone in gabbia non smette di ruggire.