Grand Hotel Calciomercato
·8 aprile 2022
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Trent’anni e non sentirli. Già, perché in Premier sono molti i calciatori che sono considerati ancora in grado di fare la differenza. Si guarda il campo, non la carta d’identità. L’ultimo in questo senso è stato il colpo del Newcastle, l’ex attaccante del Burnley Chris Wood. È il terzo ultra trentenne più pagato della storia. Trenta sono gli anni del neozelandese ma anche i milioni spesi dai Magpies per acquistarlo. Dopo Trippier è lui il secondo arrivo per provare a centrare la salvezza.
Alcuni hanno cambiato le sorti della loro squadra. Da Ronaldo a Batistuta. La classifica degli over 30 più pagati la comandano loro. Il portoghese arrivò alla Juventus nel 2018 per 117 milioni di euro. Cifra record, scudetto e Supercoppa in bacheca al primo anno. I campionati vinti alla fine della sua esperienza in bianconero saranno due. Tanti invece i record infranti. Centotrenta presenze e 101 gol, una macchina. Poi i soliti mal di pancia e un richiamo da Old Trafford troppo forte per non essere ascoltato.
In classifica dietro CR7 c’è Batistuta. Il Re Leone che passò da Firenze a Roma e portò lo scudetto nella capitale. Centrato al primo colpo. Venti gol nel 2000-2001, tanti di questi decisivi. Saranno 36,5 i milioni spesi da Sensi per acquistarlo, soldi ben spesi.
C’è poi chi passati trent’anni fa una scelta di vita, in molti casi più economica che di progetto. Quelli di Eto’o e Modeste sono due degli esempi più lampanti. Il primo scelse il denaro dei russi dell’Anzhi. Saranno 25 i gol segnati in due anni, tanti quanti i milioni spesi dai gialloneri per acquistarlo dall’Inter. Un contratto da urlo che lo rese il giocatore più pagato dell’epoca. Due estati dopo passerà al Chelsea. Per Modeste stessa storia, diversa destinazione. L’attaccante francese scelse la Cina e il Tianjin Quanjian, allenato da Paulo Sousa. Venti presenze e subito la voglia di tornare in Bundesliga, da dove era arrivato. Lì le cose non andarono, nonostante gli oltre 25 milioni spesi dai cinesi. Decisioni non sempre felici. In tante occasioni il calcio conta ancora più del denaro.
Gli altri in classifica sono Ibra, Milito e Kalinic. Acquisti dagli esiti opposti. Il primo, passato dal Milan al Psg, è diventato re in Francia vincendo tutto. L’argentino è stato dominante in nerazzurro. Principe incoronato nella notte di Madrid. Decisivo. Doppietta e una Champions che all’Inter mancava da 45 anni. L’ultimo in questa classifica è invece uno che non ha lasciato il segno: Nikola Kalinic. Sempre Milano, sponda diversa. Il croato in rossonero non lasciò il segno. I milioni saranno quasi 25, i risultati pochi. Rimpianto.